I
Drunken Crocodiles sono un trio di Parma, nato nel 2013, con un paio di Ep all’attivo.
Adesso pubblicano il loro primo full-lenght per la
Too Loud Records. Lo stile è un heavy rock/stoner molto tosto e massiccio, ma ricco di influenze variegate come le sfumature sludge (“
The monk”), le pennellate di tensione drammatica dal retrogusto grunge (“
Shortcut", "
Mate", "
1854”) e gli impatti crudemente metallici (“
Volstead act”) . Il tiro è sempre sostenuto e grintoso ma con soluzioni differenti, vedi lo stacco narcotico all'interno della poderosa e selvaggia “
B&S” o l’andamento a strappi della cupa “
Hard awakening”, con qualche reminiscenza dei Kyuss più urticanti (“
Tricky quiet”) fino ad arrivare alle aperture ipnotiche e psichedeliche di “
Great unknown”.
Sempre efficace l’interpretazione vocale rugginosa di
Elia Borelli, così come la solidità dell’impianto ritmico e la capacità di variare le strutture all'interno dei singoli brani. Nell'insieme una prova più che positiva, che colloca questa formazione nel range medio-alto delle produzioni nazionali in questo settore musicale.
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