"Frank "Caruso dichiara che "In praise of science" è il disco più progressive mai realizzato dagli Arachnes, e c'è da credergli: la band ha raggiunto una tale maturità che gli consente di spaziare tra diversi generi spiazzando continuamente l'ascoltatore a differenza di quanto accadeva nel precedente "Primary fear", in cui la componente power speed era decisamente più marcata. La forte influenza prog anni '70 si materializza subito con l'"overture" di piano classicheggiante degna del miglior Keith Emerson, ingannevole preludio a due brani melodic power speed molto efficaci soprattutto nel refrain corale e molto diversi tra loro: "Gothic description" è molto più incline al progressive perchè trainata dalle tastiere, mentre "Just try and hit me" è una happy song in pieno stile Helloween (ci fosse stato un brano simile nel loro ultimo "Keeper 3"). Con "Dark side of my mind" si passa all'heavy prog dallo stile molto personale, duro e melodico con il magnifico break strumentale, stesso dicasi per "I'm closing my eyes", il cui refrain corale ci riporta ai migliori Royal Hunt (ma anche qui il lavoro di chitarra e tastiere è di pura marca Arachnes). Segue il trittico strumentale "Mediterranean suite" che inizia con tenui atmosfere new age che si innalzano al ritmo dello strepitoso guitar work di Frank, lasciando il posto al lavoro di piano e tastiere che caratterizza la seconda parte della suite, chiusa dalla potente e veloce ed energia che si sprigiona nel terzo movimento, in cui i Caruso brothers sanno imprimere improvvise quanto strepitose accelerazioni di ritmo. "A secret sky" è una dolcissima e zuccherosa rock ballad in cui la voce di Enzo si avvicina minacciosamente a quella del miglior La Brie, la magnifica "Schizophrenia" ci trascina su territori prog metal alla Dream Theater così come la successiva "Nightmare", in cui cambia decisamente il lavoro di Enzo alle tastiere che dà al brano un'impronta più vintage ispirandosi ancora al maestro Emerson. Si erano già cimentati in "Primary fear" con una loro cover ("Eruption"), ora è la volta di "Blues variation" dei maestosi ELP (tratta da "Pictures at exhibition"), a cui gli Arachnes sanno dare quel piccolo tocco di modernità aggiunto ad un breve sopraffino lavoro di chitarra, la degna chiusura è l'hard melodico di "Knowledge" dal refrain corale contagioso che ci regala l'ennesimo sublime guitar solo sorretto da un tappeto di tastiere, per non parlare del cantato di Enzo che qui raggiunge la massima estensione vocale. Artwork stupendo che mi ricorda la montagna di rottami già presente in "Vigil in a wilderness of mirrors" di Fish, produzione cristallina ed impeccabile, nessuno si senta escluso dall'acquisto, inoltre su www.arachnes.it potrete ascoltare anche 2 nuovi inediti strumentali in stile neoclassic power: "The picture of Dorian Gray" e "Il barbiere di Siviglia".
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