Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:36 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. NOT OKAY
  2. SHATTERED REMAINS OF EXISTENCE
  3. LIFE GOES ON
  4. AT ETERNITYS GATE
  5. DUST TO DUST

Line up

  • Katili: guitars, drums
  • Alexithymia: vocals, bass

Voto medio utenti

Mentre mi immergevo in un loop ipnotico e pericolosissimo nelle disperate note di “Homeless” , debut album del duo californiano Asahara, mi chiedevo in quanti, dopo aver letto queste parole, avrebbero avuto “il coraggio” di ascoltare l’album , e quanti addirittura di acquistarlo … Sembrano domande futili, ma datemi una ragione per cui bisogna farsi del male da soli, una sola ragione per cui condividere e fare proprio il dolore, il disagio e il male di vivere altrui … “Homeless” , aldilà delle altisonanti trovate commerciale (“un album difficile da completare per l’odio e l’insofferenza esistente tra i membri stessi”) è veramente la colonna sonora perfetta per il suicidio … un album che non ha niente di “bello”, niente per cui varrebbe la pena ascoltarlo, non fosse per il masochismo che permea ognuno di noi a livelli differenti … Depressive and suicidal black metal di livello superiore, con sonorità sempre tetre, cupe, nere, disperate, ripetitive ed estranianti … tale è il disagio emanato dall’arpeggio ripetuto ossessivamente in “At Eternitys Gate” che non si vede l’ora che finisca per trovare un po’ di sollievo, anche se in fondo basterebbe spingere “stop” e invece no, il nostro lato oscuro prende il sopravvento, la “voglia di star male” ha la meglio e, seppur sofferenti, continuiamo questo improvvido viaggio … Strutturalmente parlando i brani sono tutti simili, e se vogliamo, anche estremamente, troppo, semplici, quasi a sfiorare il limite del banale … fatto sta che ancora una volta la semplicità e il feeling hanno la meglio su chissà quale trovata e per l’ennesima volta ci si ritrova in un vortice di emozioni negative … Le vocals strazianti sono forse l’elemento più appariscente e anche meno digeribile, visto che in alcuni casi sono veramente fastidiose (“Not Okay”) mentre quando diventano più “oltre tombali” e meno acute (“Dust To Dust”) riescono a dare ai pezzi il colpo mortale finale ! Tra la musica di nicchia questa è quella più pericolosa, più “fastidiosa” e più inconcepibile … l’ultimo grido di sofferenza prima del sospirato addio …

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