A distanza di nove anni dal debutto
The Choise, non particolarmente brillante per originalità e soluzioni, i
Black Horizon tornano nel 2019 con questa seconda prova in studio.
Questo disco, non lo nascondo, ha attirato la mia attenzione grazie alla collaborazione con l’ex-
Iron Maiden Blaze Bayley, che duetta con
Alex Puiseux nella terza canzone, “
Walking Close To Me”. Partirei proprio da questa canzone, la cosa migliore è l’assolo di Sebastien Crispino. Trovo che il duetto
Bayley-Puiseux sia veramente anonimo, se chi ascolta non sa che c’è, nemmeno se ne accorge. Come nei dischi dei
Maiden nel quale canta
Bayley, la sua voce non è affatto valorizzata, a malapena si distingue da quella di
Puiseux.
Dark Light comincia con una scelta coraggiosa nel 2019, un assolo/riff di batteria. La opener
The Hunter è una canzone energica e rocciosa, ma melodica e orecchiabile, ma non chissà quanto memorabile.
Segue poi la tristissima
Freedom con le sue melodie noiose e banali, un cambio di tempo tanto inutile e fuori luogo quanto
Sid Wilson negli
Slipknot.
Non so se è la mia versione promo o nella versione standard, ma
Dark Light si conclude con la doppia versione della ballata stracciapalle
Miles Away, versione normale e versione acustica (come se la versione normale avesse chissà quanta elettricità nelle chitarre), una di fila all’altra, chiunque sano di mente skippa o la prima o la seconda. Scelta veramente sbagliata, e senza chissà quanto senso… anche se se a pensarci chi ascolta più un disco dall’inizio alla fine e si accorge di questi difetti?
Consiglio questo album? consiglio piuttosto di sbattere la vostra testa contro un muro finchè non avete più una testa.
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