La denominazione è quantomeno singolare (in realtà
Aldi è l’acronimo di
Awesome Lysergic Dream Innovation … personalmente, però, mi piace molto anche come si presenta nella sua versione italofona …), ma a sorprendere davvero è la qualità e la perizia con cui questo quintetto ravennate affronta la materia
prog-rock “classica”, dosando ad arte devozione e ispirazione.
Uscito nel 2017 in forma autoprodotta, “
QuasAr” si offre oggi all’esigente apparato
cardio-uditivo degli estimatori del settore grazie alla benemerita attività discografica della
Jolly Roger Records, che decide di pubblicarlo nuovamente, remixato e rimasterizzato, a beneficio di chi, come il sottoscritto, si era “colpevolmente” perso un gioiellino in note di tale portata.
Abbeverandosi all’inestimabile fonte di Pink Floyd, Yes, Genesis e PFM, gli
Aldi dallo Spazio sfornano un dischetto di enorme suggestione emozionale, capace di onorare la “storia” senza forzature o fastidiose nostalgie, di creare atmosfere liquide e sospese, ricami delicati e scatti improvvisi, il tutto sorvolando sui suoni immarcescibili dei numi tutelari con una sensibilità rara, impossibile da simulare.
Un albo dal grande respiro artistico, insomma, inaugurato dalle vibranti pulsazioni, a tratti quasi
hard-rock, di “
Long time lover” e poi alimentato dall’immaginifica
suite “
The distance”, in cui far convivere felicemente armonie espanse di scuola
space-rock, vaporose e incombenti nubi
psych e addirittura vaghi barlumi di
doom, incastonati in una struttura musicale di fronte alla quale è veramente arduo contenere l’entusiasmo.
Il clima
sixties, tra Beatles,
Hendrix e Byrds, della magnetica “
Little Piggy Will”, aggiunge altre scosse sensoriali all’ascolto, amplificate ulteriormente dal senso di “libertà”
jazz-latin-rock evocato da “
Santana (A freedom song)”, una sorta di
happening sonico ad elevato potere di coinvolgimento.
Il lungo e variegato atto conclusivo, denominato “
Epiphany”, dimostra ancora una volta in maniera inequivocabile la cultura, il talento e la classe dei nostri, impegnati con innata disinvoltura a fondere Tangerine Dream, Pink Floyd, PFM e New Trolls in un’unica fascinosa entità sonica, assoggettata al concetto superiore della “forma-canzone” nonostante la creatività e l’imprevedibilità dei temi proposti.
“
QuasAr” è dunque un esempio di come la purezza del
rock progressivo può ancora riservare intense e stupefacenti emozioni, collocando gli
Aldi dallo Spazio tra i fausti propugnatori della musica “senza tempo”.
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