Giunti al loro terzo album, i francesi
Neptrecus si accasano con la
Purity Through Fire, una etichetta che, di solito, è sinonimo di qualità in ambito estremo.
"Ars Gallica", infatti, è certamente un buonissimo esempio di pagan black metal, probabilmente non particolarmente originale, ma efficace nel saper fondere melodie epicheggianti, all'interno delle quali viene fuori il forte attaccamento del gruppo alla sua patria (non per niente i nostri si esprimono solo in francese), con il classico black metal anni '90, freddo, ricco di tremolo picking e con quell'aura cruda che lo rende, sempre, affascinante.
I
Neptrecus mettono in mostra, inoltre, una certa inflessione "classicheggiante" (cori e vocals pulite sono inequivocabili) richiamando, qui e la, l'epic heavy più tradizionale pur restando, va sottolineato, sempre violenti ed oscuri sebbene molto attenti all'aspetto atmosferico e guerresco del loro sound.
"Ars Gallica" non può fare gridare al miracolo, ma ci fa vedere come, sempre più frequentemente, è nell'underground che si nascondono realtà valide perché mosse da passione e da capacità compositive di tutto rispetto (alcuni riff sono davvero da manuale), elementi questi ultimi che marcano a fuoco un album intrigante, belluino, gelido e costantemente in tensione tra brutalità ed eleganza come tra velocità e mid tempos irresistibili.
Se siete estimatori delle sonorità pagane e se siete stanchi dei "soliti" vichinghi, vi invito a dare una possibilità ai
Neptrecus conscio che la loro proposta potrà intrigare molti tra di voi perché adatta sia ai più intransigenti che ai più attenti alla ricerca melodica.
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