Copertina 7

Info

Anno di uscita:2019
Durata:22 min.
Etichetta:Ear Music

Tracklist

  1. DETROIT CITY 2020
  2. GO MAN GO
  3. EAST SIDE STORY
  4. YOUR MAMA WON'T LIKE ME
  5. DEVIL WITH A BLUE DRESS ON / CHAINS OF LOVE
  6. SISTER ANNE

Line up

  • Alice Cooper: Vocals
  • Johnny "Bee" Badanjek: drums
  • Mark Farner: guitars
  • Wayne Kramer: guitars
  • Mick Collins: guitars

Voto medio utenti

Vincent Furnier é tornato! Dopo la scorribanda con gli amici Hollywood Vampires, la nostra strega preferita, ovvero Alice Cooper ci ha donato questo divertissement, un ep dedicato alla città di Detroit, un omaggio fatto col cuore e tanta buona musica.
E non é solo, perché qui il nostro si fa accompagnare da grandi personalità originarie della città dei motori, suoi compagni di brigata, come Wayne Kramer degli MC5, da Mark Farner dei Grand Funk Railroad e altri ancora.
Un piccolo omaggino che puzza di rock and roll, punk e soul, i brani in questione sono cover di Bob Seeger, Suzi Quatro, MC5 e Dirtbombs esclusi i primi due brani.
Si parte col botto con ”Detroit city 2020”, rilettura del nostro di un suo precedente brano risalente al disco “The eyes of Alice Cooper”.
Grande rilettura, sudicia, che puzza di rock/blues e tanto gran gusto nei riff; un brano che cita dei personaggi noti come Iggy Pop, Suzie Q, e un certo Ziggy (indovinate chi é?).
Il chorus ti si ficca in testa e il solo é bruciante.
Go man, go”, é punk allo stato puro, riffing serrati in questo up tempo con vocals da gang stradaiola.
Il chorus, grandioso nella sua semplicità, ma non ci vuole molto per confezionare un brano divertente come questo, basta la passione.
your mama won’t like me”, puzza di Motown e funk lontano un miglio, grande andamento su e giù con quei fiati e organo da brivido.
L’hype sale con quel chorus, che dopo averlo ascoltato ti spinge a cantarlo, sembra di viaggiare con la macchina del tempo in compagnia di Starsky e Hutch nei 70.
E che dire del medley “Devil with a blue dress/Chains of love”, dove il nostro racconta di una fascinosa ragazza in questo blues vizioso e ricco di groove con quell’andamento ciondolante e un sax che spunta, per poi prendere una piega rock and roll e tornare quasi al punto di partenza sul finale.
Sister Anne”, sembra profumare di blues amplificato, ricco di fiammante spirito settantiano e vibrazioni Stones con quel riffing.
Un brano che ha un chorus tutto da cantare e ribellione pura, un solo bollente e sexy e un’armonica che é una favola rovente.
Un pensierino divertente, e si sente che i nostri si sono divertiti parecchio nel suonarlo, ora voi alzate il volume e rock n’roll!!
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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