Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:73 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. STOP ME
  2. TERRIFIED
  3. NOT FORGOTTEN
  4. WRONG
  5. SILENT CRIME
  6. MISSHAPEN INTENT
  7. AFRAID TO FEEL
  8. CHILD INSIDE
  9. VITAL
  10. QUICK TO DOUBT
  11. KILLING MY MIND
  12. INJUSTICE
  13. WRONG (DEMO 1989)
  14. QUICK TO DOUBT (1989 DEMO)

Line up

  • Kenn Nardi: guitars, vocals
  • Kevin Heidbreder. guitars, vocals (backing)
  • John Emery: bass, vocals (backing)
  • Mike Owen. drums, percussion

Voto medio utenti

Gli Anacrusis, sono stati sempre giudicati a torto o a ragione, come una band facente parte delle seconde linee del thrash metal.
Bisogna dire che gli americani, fanno parte di quella schiera di band, che hanno cercato di dare un senso al genere mentre era al crepuscolo, ovvero post 1987.
Questa ristampa, ad opera della Metal Blade, mette a posto il tassello del puzzle; questo platter, uscito ufficialmente nel 1990, dava un segnale che il genere cercava di rinnovarsi sotto una spinta più dinamica, tecnica, progressiva e cerebrale.
Difatti il 1990 era un’epoca che stava conoscendo il death metal, il nascente movimento grunge era alle porte e dopo di esso, l’heavy metal non sarebbe più stato lo stesso.
I nostri hanno cercato di dare una spinta, e questo secondo album é pieno di pezzi buonissimi, ipercinetici, dotati di tecnica sopraffina, alte qualità strumentali e profondità.
Basti pensare a “Terrified”, brano spaccaossa che può contare su un chitarrismo dal riff spezzato, un motore ritmico incessante nei cambi di tempo e sull’ugola di Kenn Nardi, dalla voce pulita ma capace di acuti schizoidi.
Il brano “Silent crime”, é venato di oscuro Us metal, con quell’arpeggio dissonante, con le vocals del buon Nardi che aggrediscono il microfono nel nervoso up tempo ricco di tecnica ed un solo ben fatto.
Afraid to feel”, ha un basso possente nel dettare la linea di marcia; mid tempo pesante con riff scurissimi e cambi di marcia tellurici ed estremisti per l’epoca, con la voce del singer che cambia tono e registro vocale con semplicità, passando dal cantato pulito, ad un tono aggressivo.
Vital” è prog thrash con riffing ossessivi, scuri e vocals urlate alternate a toni più bassi e inquietanti.
Il motore ritmico é degno di nota, perché serve in maniera eccelsa la composizione con tempi spezzati e svariati cambi di tempo.
Una ristampa che merita l’acquisto da parte di chi come me, non ha vissuto l’epoca del metal in mutazione a fine anni 80/ inizio 90, un disco che merita ed é assolutamente attuale nonostante abbia trent’anni.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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