Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:128 min.
Etichetta:Bad Reputation
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. NEVER GONNA BURN
  2. THE GHOST-MAKER
  3. WORKIN' FOR A DEAD MAN
  4. BABYLON MILKBIRD
  5. WALTZ RIGHT HOME
  6. COLD FEET
  7. ACTUAL SIZE
  8. FIELD OF BONES
  9. BURY OUR SINS
  10. I FEEL TOO GOOD TO DIE
  11. WANNA BE YO MAN
  12. SICKO GETS THE GIRL
  13. RIDE
  14. HEY BULLDOG
  15. QUEEN OF MY SUFFERING (EXCLUSIVE BONUS TRACK)
  16. CLOWN STAR (EXCLUSIVE BONUS TRACK)
  17. VIVA LA VIV
  18. VOODOO LADY
  19. IF ALL IS LOST
  20. DAMAGED
  21. HEY JOEY
  22. DEAD STOP CARNIVAL
  23. ROOM #8
  24. TICK TOCK
  25. DEJAME SOLA
  26. ON THE INSIDE
  27. TELL ME LIES
  28. JUST GETTIN' AROUND
  29. UNDER HER CURSE
  30. NOTHING SONG
  31. DON'T HESITATE
  32. EL POLLO DE AMOUR

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Sostanzioso "raccoltone" per Eric McFadden, un artista poliedrico e fantasioso che vanta collaborazioni con gente del calibro di George Clinton e il P-Funk All Stars, Bo Diddley, Les Claypool, Living Colour e che qualcuno ricorderà come parte integrante dell'eclettico progetto denominato Stockholm Sindrome.
Un titolo molto eloquente e una grafica di copertina degna di un Lewis Carroll in pieno trip "acido", c'introducono all'universo di quest'incredibile musicista, che affronta la musica come un'entità "globale" senza farsi limitare dalle pastoie dei generi, con quello sguardo disincantato di chi sa di poter affrontare una sfida probabilmente piuttosto "anti-commerciale" senza temerne le conseguenze, supportato da una considerevole ironia e dal guizzo di una "follia" creativamente lucida, che consente accostamenti e contrasti apparentemente abbastanza improponibili, ma che poi grazie ad un'enorme cultura musicale e a quella cosa che potremmo definire, con un termine un po' ampolloso, "genialità", trovano quasi magicamente la loro giusta collocazione, come in un puzzle dalle innumerevoli tessere, dai colori ora accesi, ora tenui, che lentamente si dispongono a formare sorprendenti immagini caleidoscopiche e sempre alquanto piacevoli alla "vista", anche per merito di una notevole ispirazione melodica.
Non stupiscono, in questo modo, le liaison con Clinton, Living Colour e con Mr. Primus, in virtù di un'analoga attitudine naturale nella difficile materia della "contaminazione" senza confini.
Un'antologia in cui troverete rock, blues, flamenco, valzer, country, punk, musica circense e quella indirizzata alle colonne sonore, folk, twang, accenni stoner, influenze mediorientali, virtuosismi strumentali, in un calderone dove si coagulano la drammaticità delle atmosfere care a Tom Waits, Nick Cave e Johnny Cash, i Rolling Stones, Duane Eddy, Steve Vai, Paco De Lucia, Ben Harper, gli arrangiamenti di Ennio Morricone, l'approccio dei Queens Of The Sone Age e quello dei Clash, a formare un pastiche sorprendente, magnetico ed avvincente.
Spigolando tra le tante situazioni intriganti, citazione d'obbligo per la malinconia ammaliante di "Never gonna burn", il modern-surf di "The ghost-maker", Waits e Homme che s'incontrano per "Workin' for a dead man", i profumi d'oriente in salsa funky di "Babylon milkbird", "Field of bones", volo pindarico tra Metallica del "Black album", Madrugada e Primus, il punk 'n' roll cupo di "I feel too good to die" e poi ancora "Ride", adatto per la soundtrack di un eventuale sequel di "Reservoir dogs" o "Pulp fiction" e siamo solo al primo Cd.
Nel secondo platter, mediamente più riflessivo, trovano spazio le delizie "latine" "Viva la viv", "Room #8" e "Dejame sola", i fumi "mefistofelici" di "Voodoo lady", gli abbozzi di bossa nova in "Dead stop carnival", le calde cadenze avvolgenti di "Tick tock", l'emozione in versione acustica espressa in "On the inside" e "Under her curse", quella d'estrazione cantautorale di "Tell me lie" e finanche la splendida intensità di "Nothing song".
Un gran bel disco, questo "Dementia", forse non adatto a tutti i palati, ma un'imponente espressione di libertà artistica ormai non troppo consueta, insomma, come dicevo, davvero un gran bel disco!
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.