Malgrado siano in circolazione da 10 anni, solo ora i milanesi Event Horizon approdano al primo vero debutto "ufficiale" che fa seguito all'ottimo full lenght autoprodotto "Year zero" (2002, disco che include "Zero") e diversi promo cd. I nuovi cambi di line-up hanno portato Gianluigi Girardi (Soul Takers) nel ruolo di vocalist che fu di Alessandro Formenti, e più recentemente (non ancora accreditato nel cd) il chitarrista Riccardo Rebughini (Cult of Shadows) in luogo di Stefano Malacarne. Già molto conosciuti, non solo a livello locale, per una riuscita miscela di heavy prog tecnico e moderno molto personale, in "Naked on the black floor" gli Event Horizon arrivano a spingersi verso sonorità ancor più aggressive e potenti tipiche di certi gruppi prog metal americani (Zero Hour, Nevermore, i Fates Warning di "Disconnected" e "X"), sorretti dal notevole cantato di Girardi che si mantiene sempre su tonalità altissime con punte di screaming elevato che si adattano alla ritmica sostenuta e forsennata dettata dal duo Malacarne-Baffondi e dal poderoso ed incessante drumming, al resto ci pensano le corpose linee di basso che spesso emergono in superficie ed i vari effetti di synths che uniti a sottili strati di tastiere elettroniche contribuiscono molto alla modernità di un sound che bandisce sia ogni forma di commercialità che la concessione a momenti di calma.
Guardare avanti senza rifarsi ai soliti schemi che molti prendono troppo a modello, una scelta coraggiosa e per niente avventata già tentata dai DGM in qualche traccia di "Hidden place" e qui sviluppata in modo completo ed altamente professionale anche per merito di una produzione curatissima, sarà forse la volta buona che dopo 10 anni di duro lavoro qualcuno inizi ad accorgersi anche degli Event Horizon?