Cthonica - Typhomanteia: Sacred Triarchy of Spiritual Putrefaction

Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:52 min.
Etichetta:Sentient Ruin/Caligari Records

Tracklist

  1. ACT I: THE CHALICE
  2. ACT II: THE VERB
  3. ACT III: THE LANTERN
  4. I:IV: NOR THE DEADLIEST DISEASE SHALL BE COMPARED WITH HIS GIFT OF SALVATION...
  5. II:V: ...FOR THE CHILDREN OF HE WHO LURKS BEYOND SHALL NOT WITNESS THIS SHOWCASE OF GLORY...
  6. III:VI: ...NOT AS THOSE WHO SERVED AND PREACHED IN OBEISANCE.
  7. VII: Ω DE DERELICTUM DOMUM SACRORUM

Line up

  • D.V.: Guitars, Bass, Drums
  • H.K.: Vocals, Noise, Electronics, Concept

Voto medio utenti

Negli ultimi tempi i telegiornali e gli altri organi di informazione non hanno mancato di ricordarci come il Venezuela stia attraversando una profonda crisi economico-sociale ed istituzionale.

Eppure, a dispetto della sempre più scarsa disponibilità di risorse, qualcosa ancora si muove anche in ambito metal. Il duo che forma gli Cthonica - D.V. alle chitarre, basso e batteria e H.K. alle vocals, noise, electronica nonché autore dei testi – ha dato alla luce un lavoro autoprodotto, casalingo nell’accezione positiva del termine, intitolato “Typhomanteia: Sacred Triarchy of Spiritual Putrefaction” che ha incontrato il favore di alcune etichette impegnate seriamente nell’underground che ne hanno curato la distribuzione a seconda dei diversi formati (la Caligari Records per le cassette, la Sentient Ruin per la versione 2lp sul territorio americano).

Il contenuto di questo lungo – si parla di oltre cinquanta minuti di durata - “Typhomanteia: Sacred Triarchy of Spiritual Putrefaction” è costituito da un grezzo ed oscuro blackened death metal in cui la mancanza di risorse adeguate per la sua realizzazione risulta essere un pregio invece di una tara.
Il disco è permeato di un malsano caos disturbante, dove non si fa nulla per mettere a proprio agio l’ascoltatore, rifiutando qualsiasi compromesso e desiderio di esser accolto affermando la propria esistenza nella devianza e nella avversione.
Le liriche parlano soprattutto dell’abisso che si cela nell’animo umano che portano ad un sempre più degrado spirituale ed infine a quella “putrefazione spirituale”, un manifesto delle intenzioni dichiarate già nel titolo dell’album.

Questo sound strisciante, che si rifà molto agli esordi della scena finlandese nel suo essere ronzante e caustico (merito va anche nell’uso di abbondanti elementi noise) però alla fine mostra il suo limite nell’estrema lunghezza delle tracce: va bene ricreare sonorità claustrofobiche, ma ci vuole poco a far perdere l’attenzione di chi ascolta.

Detto questo, gli Cthonica alla fine riescono a portare a casa il loro obiettivo, portando la non-luce nel nostro stereo.

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