Il 2019 è un anno non banale per i tedeschi
Battlesword in quanto rappresenta il 20esimo anno di carriera per una band solida e capace ma mai pienamente esplosa o salita alla ribalta.
Axel Müller e sodali però - aderendo in pieno al luogo comune che vuole i teutonici granitici ed indomabili- non mollano di un centimetro e per la ricorrenza pubblicano il terzo lavoro sulla lunga distanza intitolato "
And Death Cometh Upon Us".
Il disco rompe un silenzio durato tre anni dal precedente "
Banners of Destruction" e se a livello di lineup (contrariamente al passato burrascoso del quintetto) vi è stato solamente l'ingresso del chitarrista
Micha Klingen, altri particolari sono decisamente cambiati.
Innanzitutto il nuovo disco è prodotto non più in proprio ma dalla label tedesca
MDD Records (ed i suoni e la produzione generale ne hanno tratto un grande giovamento) ed inoltre -finalmente direi- l'artwork è di livello decisamente superiore essendo curato da
Mark Erskine.
E veniamo alla musica, che resta sempre la cosa più importante: anche qui abbiamo dei decisi passi in avanti rispetto a "
Banner of...".
Se l'intro "
Into Battle", 1 minuto e poco più di rumori di battaglia e tamburi a ritmo di assalto, sembra in linea con quanto ascoltato in precedenza (invero non troppo originale ed efficace), via via che le altre 9 tracce si susseguono le migliorie sono sempre più evidenti.
Certo "
Bloodmorning", "
Ageless, I'm Reborn" o "
At Night They Feast" sono veri e propri assalti frontali nel segno degli
Amon Amarth più "vintage", ma già gli intarsi acustici di "
The Lion and the Eagle", il meraviglioso assolo centrale di "
Once", il mid tempo quasi ragionato di "
Falling Into the Arms of Morpheus" mostrano un'attenzione al songwriting, agli arrangiamenti melodici e vocali di livello superiore.
Anche i cambi di tempo di "
Smothered" e le armonizzazioni di "
Through My Shadows" non fanno altro che confermare la sensazione che i
Battlesword abbiano compiuto la maturazione definitiva e siano ormai una band completa a tutto tondo.
Certo, da un combo del genere aspettarsi dei "colpi di teatro" o delle trovate originali non è contemplato, ma si va sul sicuro trovando in "
And Death Cometh Upon Us" un disco di death melodico ben fatto e che gira sempre volentieri nei nostri lettori.
Battlesword - "
Ageless, I'm Reborn"
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