Gli
Israthoum nascono nel lontano 1992, con un altro monicker, in Portogallo salvo poi trasferirsi in Olanda nel 1998 per continuare la propria carriera con il nome attuale.
Una storia abbastanza inedita, trattandosi nello specifico di black metal, quella dei Nostri i quali con il nuovo lavoro
"Arrows from Below" giungono alla loro settima uscita discografica e si dimostrano capaci, nonostante i tanti anni di carriera alle spalle, di saper comporre quello che possiamo definire, senza mezza termini, un ottimo album di Black Metal Ortodosso.
Gli
Israthoum, infatti, ci colpiscono con un suono complesso, ricco di livelli diversi perché attento al passato ed al presente del genere, arrangiato con grande maestria e, soprattutto, in armonioso bilico tra atmosfere evocative, "religiose", da un lato, e belluina ferocia dall'altro, in un contrasto, solo apparente in realtà, che rende l'album affascinante e colmo di partiture inaspettate e tutt'altro che scontate.
Il gruppo olandese non è certamente canonico e la sua musica bisognosa di ripetuti ed attenti ascolti per essere compresa nel suo profondo, anche perché la dissonante violenza (anche vocale) che trasuda dai solchi dell'album fa da possente "barriera" contro l'immediata comprensione di un lavoro, invece, ricco di sfumature, di cambi di tempo, di intrecci armonici in costante mutamento e di influenze molto diverse che sono amalgamante alla perfezione anche in virtù di una preparazione tecnica molto al di sopra della media del genere.
A completare questo quadro positivo ci pensa, poi, la produzione in grado di essere possente ed oscura esaltando l'alone mistico, e misterioso, di
"Arrows From Below", il classico album che dovrebbe spingere tutti a noi a scavare nell'underground alla ricerca di quel valore che troppo spesso la scena mainstream non ha e non è in grado di avere.
Gli
Israthoum, con le loro soluzioni dal sapore monacale e la loro lucida meccanica di distruzione, di valore, invece, ne hanno tanto, meritando, di conseguenza, il nostro supporto e la nostra più sentita riconoscenza.
Un'altra graditissima sorpresa di fine anno...
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