I
Witch Trail sono un giovane trio belga, di Ghent, che propongono una musica di difficile collocazione. Sicuramente si tratta di un sound tossico, aspro, a tratti feroce e caotico, dove emergono suggestioni post-hardcore, noise-rock, punk, black metal, che vanno a formare un muro sonoro disturbante e stordente. L'impostazione vocale del cantante/batterista
Laurens Jan Oostrom ricorda vagamente l'urlo rauco di Matt Pike degli High on Fire, mentre l'impatto strumentale pare in certi momenti quasi casuale, improvvisato, seppur sempre lavico e stuporoso. La sensazione che trapela da questo "
The sun has left the hill" è quella di una garage-band in preda agli effetti di sostanze pesanti, che cerca di essere più abrasiva e nervosa possibile. Atmosfera di forte urgenza noisy ma anche di confusione, a mio avviso. Anche la registrazione sporca e granulosa accentua la percezione di uno stile quasi isterico nella sua frenesia.
Accanto a brani brutali ma definiti, come l'opener "
Sinking" o il dilatato e maligno post-metal alla Intronaut "
Silent running", vi sono rigurgiti di noise-core selvaggio e psicotico, vedi la furibonda e parossistica "
Watcher" o le distorte e spigolose "
Stupor" e "
Lucid", che lasciano l'impressione di una ricerca dell'eccesso primordiale un pò fine a se stesso.
Insomma, tutta questa rabbia e questo rumore non paiono ancora ben incanalati, sembrano animali allo stato brado che corrono senza una precisa direzione. I
Witch Trail sono una formazione con del potenziale, ma ancora da mettere bene a fuoco.
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