Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:52 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INTRO
  2. CROWN OF HORNS
  3. WHITE WORMS
  4. WE BLEED
  5. OPEN FACE SURGERY
  6. COLD HATE, WHITE BLOOD
  7. PHOBOPHILE
  8. SHROUD
  9. GRAVES OF THE FATHERS
  10. DRUM SOLO
  11. DEFENESTRATION
  12. SLIT YOUR GUTS

Line up

  • Martin Lacroix: vocals
  • Jon Levasseur: guitars
  • Alex Auburn: guitars
  • Eric Langlois: bass
  • Flo Mounier: drums

Voto medio utenti

Manca meno di un anno all'uscita del nuovo disco da studio dei Cryptopsy, previsto per l'inizio del 2004, ma per peter dare un minimo di tregua all'ansiosa attesa i nostri danno alle stampe un live album di caratura assoluta, destinato a mummificare le facce dei loro fans in una perenne espressione di gioia e godimento assoluto. "None so Live" rappresenta infatti il riassunto dell'intera produzione Cryptopsy, registrata durante uno show a Montreal e comprendente estratti da tutta la discografia del gruppo, anche se un occhio di riguardo è stato posto per il capitolo più incisivo del gruppo, il sempreverde "None So Vile". E' bello quindi sentire perle del calibro di "We Bleed", "Shroud", "Graves Of The Fathers" e "Defenestration" susseguirsi una di seguito all'altra, coronate da una pulizia sonora assoluta e dall'incitamento costante del pubblico presente all'evento. Ma la cosa che più impressiona in questo disco è la velocità sovrumana con la quale i Cryptopsy eseguono i loro pezzi, che risultano furiosi, aberranti e distruttivi come una pioggia di meteoriti infuocate, mantenendo nel contempo una precisione tecnica assoluta. Menzione particolare per il nuovo cantante Martin, capace di reggere l'urto dei suoi predecessori in tutte le situazioni sonore proposte dal gruppo, e per il batterista Flo, che si esibisce in una prova tecnico-musicale semplicemente non umana. Credo che la definizione più azzeccata per questo disco me la diede tempo fa il buon Francesco HWQ il quale, commentandomi telefonicamente il primo ascolto dell'album, mi disse lapidariamente: "Dopo averlo ascoltato: ogni cosa ti sembrerà lenta". Non c'è veramente altro da aggiungere...
Recensione a cura di Roberto 'Robbyy' Corbatto

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.