Se nella recensione precedente avevo detto che i
NEDXXX erano oltre i canoni del black metal, questa band è l’opposto.
Non è un male, perché i norvegesi
Svarttjern sanno cosa fanno e questo lo sanno fare molto bene.
Quinto album in carriera della band di Oslo e secondo full sotto l’egida della
Soulseller, c’è da dire che il quintetto non fa nulla per nascondere il suo piglio maligno e possente come il granito, ma soprattutto aggiunge un tocco thrash alla materia rendendo il tutto ancora più feroce.
Basta prendere l’opener ”
Prince of disgust”, up tempo devastante con le chitarre che serrano le fila di un brano dove le melodie maligne tipiche del black metal di origine norvegese saltano fuori.
In più la band alterna scossoni in blast beats al ritmo veloce e senza pietà, con un bel vocione in screaming urticante, ma c’è anche un rallentamento in mid tempo prima della sfuriata finale.
“
Melodies of lust”, è un brano malevolo, e tipico del genere con un arpeggio disarmonico quasi alla
Dissection per poi ecco arrivare i chitarroni segaossa e un mid tempo assassino.
La velocità non è tutto per i nostri, ma la compattezza del brano è tangibile e l’attitudine anticristiana è presente; il brano ha anche inserti cadenzati con il singer che è intenso e furioso nel serrare le fila.
“
Frost embalmed abyss”, è un up tempo che per certi versi ricorda i
Dimmu Borgir dell’età di mezzo, perché si sente una scheggia thrashy soprattutto in alcune parti di chitarra.
La melodia qui si sente in alcuni riff e soprattutto nell’accelerazione a metà del brano le chitarre si fanno serrate e maligne.
La cover di “
Bonded by blood” dei mitici
Exodus poi è rispettosa dell’originale con l’impatto delle chitarre e della batteria che denotano l’amore che i norvegesi hanno per le sonorità made in Bay Area.
La titletrack chiude il disco con un tocco quasi ottantiano per certe melodie iniziali di chitarra.
Mid tempo con le chitarre che sono taglienti e riconoscibili nel genere di riferimento, il brano accellera sul finale con un qualcosa di venomiano in sottofondo col solo breve e malevolo.
Album che nulla aggiunge e nulla toglie al genere, ma che il suo lo svolge egregiamente, per chi volesse una buona mezz’ora di sonorità estreme, nere con un tocco thrash i norvegesi sono una sicurezza.
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