Year of the Cobra è un duo di Seattle, formato intorno al 2015 da
Amy Tung Barrysmith (basso e voce) e
Johanes Barrysmith (batteria), giunto al secondo full-lenght dopo il debutto "...In the shadows below" (2016) ed un paio di successivi Ep. L'essenzialità della line-up non inficia il lavoro della band americana, che anzi si rivela sorprendentemente ricco di sfumature e spunti interessanti.
La base portante è un doom con tonalità sludgy, sostenuto dalle potenti linee fuzzy del basso e dalla duttilità del drumming. A questo si aggiunge l'incantevole ed ipnotica voce di
Amy, eccellente nelle parti occulte e carezzevoli ma anche capace di interpretare bene i momenti più graffianti ("
Dark swan"). Ciò che convince di questo power-duo è la capacità di variare i pochi ingredienti a disposizione, lavorando con successo sulle atmosfere, le melodie, i dettagli, per generare brani che non siano la mera ripetizione di un paio di modelli adeguati. Ad esempio l'iniziale "
The battle of White Mountain", ispirata allo storico scontro tra Cechi e Boemi nel 1620 ed uno dei brani top dell'album, è un lento e poderoso percorso pieno di lugubre energia costruito intorno al basso slabbrato e distorto, immerso in una dimensione narcotica e stordente. La seguente "
The divine" è invece un mid-tempo abbastanza lineare, abbellito dalla appagante melodia vocale, mentre la title-track si presenta come un dark metal più rabbioso, ruvido, suburbano e con qualche eco punk. Tiro rovinoso e adrenalina a manetta.
Si cambia ancora con l'occult-rock "
Demons", che alterna l'andamento funereo a qualche impennata di potenza, seguita dall'ultra-sludgy "
Into the fry" ancora una volta addolcita e resa conturbante dalle vocals della cantante. In chiusura, la rarefatta e minimalista "
In despair" dall'atmosfera grondante sconforto ed abbandono, con la sussurrata voce di
Amy che sembra avvolgerci in un velluto tombale e senza ritorno.
Un disco di sostanza, notevole per personalità e particolarità. Se siete amanti del doom estremo, dello sludge, del rock/metal alternativo, delle atmosfere fumose e tossiche, gli
Year of the Cobra sono una band da seguire con attenzione.
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