Foreigner - Double Vision: Then and Now

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:74 min.
Etichetta:earMUSIC

Tracklist

  1. COLD AS ICE
  2. HEAD GAMES
  3. WAITING FOR A GIRL LIKE YOU
  4. HEADKNOCKER
  5. THE FLAME STILL BURNS
  6. URGENT
  7. JUKE BOX HERO
  8. FEELS LIKE THE FIRST TIME
  9. DOUBLE VISION
  10. BLUE MORNING, BLUE DAY
  11. LONG, LONG WAY FROM HOME
  12. DIRTY WHITE BOY
  13. I WANT TO KNOW WHAT LOVE IS
  14. HOT BLOODED

Line up

  • Lou Gramm: vocals
  • Kelly Hansen: vocals
  • Al Greenwood: keyboards
  • Ian McDonald: guitar, sax
  • Rick Wills: bass
  • Dennis Elliott: drums
  • Mick Jones: guitar
  • Tom Gimbel: guitar, sax, vocals
  • Jeff Pilson: bass, vocals
  • Michael Bluestein: keyboards
  • Bruce Watson: guitar
  • Chris Frazier: drums

Voto medio utenti

Viviamo in un’epoca dove le “famiglie allargate” sono diventate una consuetudine e ciononostante sorprende un po’ che i Foreigner abbiano deciso di festeggiare i quarant’anni del multiplatinato “Double vision” con una serie di concerti lungo gli Stati Uniti in cui unire il “presente” e il “passato” della loro scintillante line-up.
A stupire, in realtà, è l’armonia che traspare da questa sorta di greatest-hits dal vivo, una circostanza non così comune nelle situazioni della “vita reale” in cui si è per qualche motivo “costretti” a radunare vecchie e nuove parentele.
Professionalità, un’incredibile competenza specifica, un repertorio inattaccabile e magari (perché no?) pure una sincera amicizia consentono agli attuali membri della band (oltre al geniale fondatore Mick Jones, Kelly Hansen, Tom Gimbel, Jeff Pilson, Michael Bluestein, Bruce Watson e Chris Frazier) di essere raggiunti sul palco dai loro predecessori (Lou Gramm, Dennis Elliott, Al Greenwood, Ian McDonald e Rick Wills), per un’autentica festa di Grande Musica.
Per una volta non mi dilungherò in citazioni singole … tutti i brani sono semplicemente straordinari per tensione espressiva, perfezione esecutiva e forza interpretativa e anche il temuto confronto Hansen / Gramm finisce per risolversi senza vincitori né vinti, nonostante, ovviamente, Lou continui a conservare un posto speciale nel cuore degli chic-rockers (e sentirlo intonare “Feels like the first time”, “Double vision” e “Blue morning, blue day” con il suo tipico timbro pastoso, incredibilmente emozionante, è una vera goduria cardio-uditiva) di ogni generazione.
Una sola raccomandazione … se l’ascolto di “I want to know what love is” (con i due cantanti a spartirsi il microfono) e della conclusione corale “Hot blooded” non raggiungono la parte più profonda della vostra sfera sensoriale da musicofili, vi consiglio un immediato check-up.
Double vision: then and now” non è probabilmente un’opera imprescindibile, ma è utile a ricordare al “mondo” perché i Foreigner sono dei veri Maestri del rock melodico e in tempi frenetici e distratti come i nostri, anche questa è un’incombenza da non sottovalutare.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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