Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:39 min.
Etichetta:Dockyard1
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. FROZEN SKIN
  2. VIOLENT DECLINE (DRAWN TO THE DEVIL)
  3. BLACKEST ROOM
  4. SACRAMENTS FOR THE DAMNED
  5. WITHOUT REASON
  6. MONOLITH #11
  7. RUINS OF BONES
  8. TO HAUNT YOU
  9. THE HARLOT
  10. BLIND EUPHORIA 2006
  11. SECOND TIME AROUND

Line up

  • Piet Focroul: vocals
  • Dries Van Damme: guitars
  • Christophe Depree: guitars
  • Erwin Casier: bass
  • Chris De Neve: drums

Voto medio utenti

Etichettati come Thrash Metal band, i belgi After All, giunti al settimo capitolo della propria discografia ma in precedenza sconosciuti, se non di nome, al sottoscritto, in realtà con questo This Violent Decline si presentano più come una formazione heavy/power con influenze thrash e un sound moderno, sia nella produzione che in certa ricerca melodica. Benché per nulla originali e a tratti fin troppo melodici, i belgi sfoderano una buona esperienza che si traduce in capacità d’arrangiamento e nella valida ricerca di soluzioni immediate e dal certo impatto. Come anticipato di Thrash qui se ne sente davvero poco, anche grazie al lavoro delle due chitarre spesso impegnate in gustosi duetti sia in fase ritmica che solista, di chiara matrice heavy/power, sostenuti dalla ritmica spesso incalzante di basso e batteria. Degna certamente di nota la performance e il timbro vocale potente e melodico del singer Piet Focroul, decisamente a suo agio e perfettamente amalgamato con il resto della formazione. Il livello generale di questo This Violent Decline è buono, gradevole all’ascolto e capace di presentare a tratti una formazione brillante e con una certa personalità, anche se non ancora sufficiente per poter parlare di un vero e proprio sound targato After All. Non bastano ancora per questo i 10 anni e passa di carriera della band, nella quale è facile cogliere ancora palesi influenze figlie della scena heavy/thrash europea come di quella americana, senza per questo però sminuire il lavoro di una band onesta e capace di svolgere il proprio mestiere.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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