Eh no, non ci siamo proprio
Non basta dire nella propria bio che i riferimenti sono Cindarella, Motley Crue o Wasp, non basta sforzarsi per avere una voce che cerca di emulare Axl Rose o Tom Keifer e non basta atteggiarsi a posers navigati se sotto questa vetrina patinata c’è così poco da offrire.
Questo nuovo “
Here Comes Trouble” ci spara addosso 12 canzoni semplici semplici, con linee banali e mai incisive, riff poco grintosi – con rare eccezioni – con un songwriting essenziale e privo di spunti interessanti.
Ma soprattutto sono le vocals ad essere imbarazzanti, gridolini striduli che a me sono sembrati addirittura stonati, senza pathos, senza coinvolgimento.
La Band canadese si perde in melodie melliflue e innocue, le chitarre non graffiano, il basso quasi non si sente ( colpa della produzione priva di loudness ) e il tutto gira a vuoto senza speranza, davvero sono poche le cose da salvare in questo album, inutile anche fare una track by track, se proprio volete le canzoni migliori mi sbilancio dicendo ”
Bitchin Honey” per il suo riff alla Ac Dc, “
You Got Me Running” per il suo vago sentore punk e ”
Trouble” per il crescendo anche se già dall’urletto iniziale cadono le braccia.
In un mondo così concorrenziale e spietato come il Rock bisogna avere le palle e la convinzione in ciò che si fa se si vuole navigare, altrimenti il rischio naufragio è dietro l’angolo.
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