Copertina SV

Info

Past
Anno di uscita:1990
Durata:40 min.
Etichetta:I.R.S. Records

Tracklist

  1. ANNO MUNDI (THE VISION)
  2. THE LAW MAKER
  3. JERUSALEM
  4. THE SABBATH STONES
  5. THE BATTLE OF TYR
  6. ODIN'S COURT
  7. VALHALLA
  8. FEELS GOOD TO ME
  9. HEAVEN IN BLACK

Line up

  • Tony Martin: vocals
  • Tony Iommi: guitar
  • Neil Murray: bass
  • Cozy Powell: drums

Voto medio utenti

Per il terzo disco dell'era Tony Martin i Black Sabbath pensarono a qualcosa di speciale, ad un concept basato sulla mitologia nordica, ecco quindi come si giustifica il titolo, Tyr, palesemente ispirato ad un determinato tipo di cultura. Non è soltanto una questione di intrattenimento, la band si rese conto di poter sfruttare a dovere e con maggiore profondità l'ugola di Tony Martin e rispolverare fino in fondo una certa attitudine presente in un disco come Heaven & Hell. La formazione è affiatata da anni di collaborazione che ha permesso al nome Black Sabbath di risalire la china lentamente ma con costanza; certo i numeri che si facevano registrare a livello commerciale fino al 1983 sono un'altra cosa ma questo non influisce assolutamente sulla qualità esclusivamente artistica della loro musica, che anche nel peggiore dei periodi non è mai scesa al di sotto di un certo livello di guardia. Tyr è potente, roccioso, pieno di spunti melodici di grande livello, e qui cito Anno Mundi, The Sabbath Stones, Valhalla ma soprattutto Jerusalem, brano che forse si ricollega per alcuni versi a When Death Calls, con il suo ritornello epico e corale ovviamente di grande presa melodica. Generalmente Tyr è un disco curato sotto tutti i punti di vista, ma questo non dovrebbe stupire nemmeno tanto, c'è sempre l'estro creativo di Iommi dietro le migliori intuizioni, e già dovrebbe bastare a consigliarne l'acquisto e un attento ascolto, anche perchè è interessante notare come in ogni fase della travagliata carriera dei Black Sabbath alla fine si sia sempre trovata la quadratura del cerchio, cercando (e riuscendo) di adeguare lo stile alle nuove esigenze, ovviamente senza mai snaturarlo. Il decennio degli anni 90 si apre con forza e decisione quindi, grazie ad un album possente e poderoso, pieno di grande Hard' n Heavy di qualità che traghetta i Black Sabbath dell'era Martin direttamente nel cuore di tutti i fans sparsi per il globo.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti
L'album più Epico

Mettere su quest'album è come sentire il freddo glaciale e immenso del grande Nord e tuttavia sentire il calore di fiumi di lava rovente emanata da Iommi & soci.L'album più Epic Metal della band,un capolavoro nel genere.Inaspettato e capace di reinventare per l'ultima volta il sound della band."Anno Mundi(The Vision)"è l'apice della classe interpretativa di Tony Martin,il singer migliore di tutta la storia dei Sabbath.

Il mio preferito...

...dell'intera discografia Black Sabbath. Immenso.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 ott 2022 alle 20:59

Mamma mia che discone questo! Fra i miei preferiti in assoluto dei Black Sabbath, e per me nettamente superiore a Dehumanizer (che ritengo invece un disco paraculo, oltre che ingiusto per l'assurdo licenziamento -momentaneo- di un immenso Tony Martin). Bene fa poi Ariatti anche a sottolineare una sezione ritmica stellare (il compianto Cozy e lo stesso Murray, qualche anno dopo ancora assieme nella band dell'amico Brian May).

Inserito il 21 ott 2022 alle 21:20

Il mio preferito dei Black Sabbath insieme a Heaven And Hell

Inserito il 21 ott 2022 alle 20:18

Il TOP ALBUM post OzzY.

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