Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:45 min.
Etichetta:Self production

Tracklist

  1. VJKHR
  2. TIMEWHEEL
  3. SAMSARA
  4. CLOUDS
  5. GROZA
  6. MOKH

Line up

  • George Gabrielyan : all instruments, songwriting, lyrics, vocals

Voto medio utenti

Gloosh è la nuova one-man band del polistrumentista siberiano George Gabrielyan, meglio conosciuto come “Foltath” e già ampiamente visto all’opera con Frozenwoods e Eoront. Questa nuova gelida creatura è l’ennesimo inno alla bellezza della natura estrema e selvaggia che fa della Siberia una delle zone più suggestive, pericolose e ammalianti della terra … Il termine Gloosh vuol dire proprio “natura selvaggia” e i sei pezzi che compongono questo “Timewheel” altro non sono che sei affreschi in musica delle sconfinate sensazioni che questo selvaggio panorama ci può dare. A tal proposito lo stesso Foltath “consiglia” di visitare la sua pagina instagram per vedere, capire ed entrare meglio negli spettacolari scenari naturali nei quale vive e dai quali si lascia ispirare per poter vivere un’esperienza unica e totale ascoltando l’album. Musicalmente parlando “Timewheel” è un album che nei momenti più violenti (l’opener “Vjkhr” e la seguente titletrack) può ricordare gli ucraini Windswept per la loro innata capacità di sbatterci in mezzo a una tempesta di neve, ma Gloosh è molto di più di un vento gelido che ci sferza il viso, è la capacità di riprodurre in musica le mille sensazioni della natura e la simbiosi con essa … Se vi piacciono le emozioni forti alternati a momenti di più rilassata riflessione, un brano come “Clouds” saprà trasmettervi quelle sensazioni che cercavate da tempo … Non mancano qua e la delle suggestioni folk che contribuiscono ad arricchire ancor di più il sound, facendoci entrare ancor di più in contatto con l’ambiente naturalistico/storico/sociale. I lunghi pezzi che, opener a parte, superano abbondantemente i 7 minuti, hanno tutti una personalità unica e, pur distinguendosi per atmosfere, melodie ed incedere, riescono a costituire un unico blocco di ghiaccio facendo in modo che “Timewheel” si presenti in tutta la sua grandezza e magniloquenza, l’ascolto della evocativa “Groza” dovrebbe bastare a convincervi di questo … A corredo di cotanta bellezza la copertina di Taya Rostovtseva che, con il suo stile, mi ha ricordato il “Campo di grano con cipressi” di Vincent Van Gogh, è un altro plus che vi farà innamorare ancor di più di quest'opera d'arte … Suggestioni artistiche di una natura selvaggia …

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