Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:53 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. INTRO
  2. RUBICON SIGN
  3. GLORY
  4. CRYING FOR LOVE
  5. VICTORY
  6. I’M DONE
  7. SAYONARE EYES
  8. FACE THE MUSIC
  9. YOU’RE BREAKING MY HEART AGAIN
  10. EVERYTIME
  11. NORTHERN LIGHT
  12. HEAVEN KNOWS YOUR NAME

Line up

  • Mikael Erlandsson: vocals, piano, guitar
  • Claes Andreasson: guitar, additional keyboards
  • Pontus Åkesson: guitar
  • Jona Tee: keyboards
  • Robban Bäck: drums

Voto medio utenti

L’acclamata scuola melodica svedese, per di più assai prestigiosa nei suoi esponenti, stavolta ha un po’ deluso le mie aspettative.
Questa è, in estrema sintesi, la valutazione del sottoscritto sul debutto eponimo degli Autumn`s Child, supergruppo assemblato dal cantante dei Last Autumn's Dream Mikael Erlandsson (attivo anche in veste solista e artefice di numerose altre collaborazioni artistiche) con il contributo di Claes Andreasson (Heartbreak Radio), Pontus Åkesson (Moon Safari), Jona Tee (H.E.A.T.) e Robban Bäck (ex-Eclipse, Mustasch, W.E.T.).
Tutti musicisti di prim’ordine, senza dubbio, e se la perizia esecutiva e la “vocazione” non sono in discussione a latitare è il songwriting, alimentato da barlumi di Talisman, Glory, Madison, Europe e LAD, ma poi transcodificato in un esercizio espressivo piuttosto epidermico, in grado di fornire sensazioni tanto piacevoli quanto effimere.
Insomma, quando lo scorrere di un disco, seppur tutt’altro che molesto, giunge alla sua conclusione senza lasciare molte tracce nella memoria dell’astante, siamo verosimilmente di fronte ad un prodotto non particolarmente ispirato, dove la competenza non è sufficiente a dissimulare una certa “freddezza” emozionale.
Dal “mucchio” è possibile selezionare solo alcuni episodi che per vari motivi si ergono dalla suddetta irreprensibilità “formale”: “Rubicon sign”, singolo dalle buone capacità adescanti, “I’m done”, sbarazzina celebrazione Queen-esca, l’anthemica e vaporosa “Face the music” e poi ancora la sciccheria adultaYou’re breaking my heart again” e il tocco celtico di “Northern light”.
Dopo aver speso una menzione pure per la ballatonaHeaven knows your name”, appena oltre il limite della stucchevolezza, non rimane che consigliare “Autumn`s child” ai fans irriducibili di Erlandsson e agli zelanti completisti del melodic rock scandinavo.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 ott 2020 alle 12:04

Ma non concordo affatto :) Con questo disco sono praticamente tornati i migliori Last autumn's dream, dopo una serie di album sottotono (per me l'ultimo sopra la media è stato Yes, poi un calo che sembrava inarrestabile...e invece... 😉). Nel suo genere, miglior album del 2020 assieme a HEAT e Lionville.

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