Dal Belgio, i
Terrifiant approdano alla
Gates of Hell Records per dare alla stampe il loro album d'esordio, nel quale ficcano, a spinte, calci e sputi, una manciata di brani rozzi e scomposti che mi hanno fatto subito pensare a gruppi come S.D.I. e Tyrant (quelli tedeschi guidati dal cantante Kerrmit), pure loro fautori di uno Speed & Thrash Metal alquanto sguaiato e guascone, al pari di quello di questo quintetto di Bruxelles, con i musicisti celati sotto improbabili nickmane. I
Terrifiant non si accontentano di sottoporci all'assalto metallico di una mezzoretta di composizione proprie, ma sottopongono a questo loro maltrattamento anche "
Heartbreaker" di Pat Benatar. E se le loro canzoni puntano tutto sull'urgenza e sull'impatto bestiale, il comparto lirico è di tutt'altro spessore, con dei titoli finalmente originali come "
Steel for Life", "
Speedline" o "
Iron Mountain", altri ispirati dalla filosofia ("
Just Because I Can") o da temi sociali ("
Bed Queen") e religiosi ("
Devil In Transport"). E’ bello poter assistere a tanta varietà, al pari della sua controparte musicale, che pesca, e maltratta, a piene mani dal Metal ottantiano (Judas Priest, Exciter…), tra i riff serrati di
ZZ Slop e
Slime Valdi, e la vocals sgraziate di
Lord Terrifiant, tanto che l'organo piazzato sul finale della già citata "
Iron Mountain" fa quasi gridare al miracolo per quell'improvviso deragliamento in cui incappa questa Terrifiant locomotiva lanciata ad alte velocità.
Eppure, questo disco si lascia ascoltare e senza mai spingerti a cercare il tasto
[skip], e che poi ci si possa pensare più di una volta prima di approcciarsi a quello con su inciso
[repeat] ... beh, anche questo è innegabile.
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