Nuovo album per gli alfieri psichedelici danesi
The Sonic Dawn, quarto della loro brillante discografia. Una band che esprime devozione assoluta per il sound psycho-pop-blues fine anni '60 inizio anni '70 in ogni singola nota prodotta. Ultra retrò-rock di rara finezza e qualità, come già evidenziato nei precedenti lavori e come viene confermato dal presente "
Enter the mirage". Pensate ai Doors più bluesy, ai Pink Floyd più carezzevoli, all'acid-rock dei Jefferson Airplane, alla piacevolezza melodica dei Beatles e mischiate tutto assieme, otterrete il sound del trio di Copenhagen. Uno stile morbido, avvolgente, lunare, sognante, che elabora la materia psichedelica in forma di canzoni da tre/quattro minuti, evitando le dilatazioni chilometriche tanto amate da molti colleghi di settore e puntando invece sull'eleganza delle atmosfere, dei suoni, del songwriting, dell'accessibilità orecchiabile e della morbidezza onirica, lisergica.
Dieci belle canzoni psych-rock, a partire dal singolo "
Young love - old hate" dal groove garage malinconico che ricorda molto i Baby Woodrose, passando per il "flower-power" drogato dall'LSD di "
Hits of acid", dalla estesa e rilassata "
Loose ends" che ci catapulta negli anni sessanta grazie alle punteggiature chitarristiche di
Emil Bureau e agli echi orientaleggianti da meditazione Sadhi, fino al mood quasi jazz-blues della ritmata ed notturna "
Join the dead". Ma tutte le tracce fanno presa, incidono, come la nostalgica ed ipnotica "
Soul sacrifice" dall'atmosfera struggente o il lento e magico crescendo di "
Shape shifter" che si trasforma in un ruvido psycho-hard alla Cactus.
Disco per cultori di un sound antico, d'accordo. Molto vintage, forse anche troppo. Lontano anni luce dalla modernità chiassosa e dalla frenesia urlata. Ma anche disco brillante, pieno di stimolazioni suadenti che alimentano la sensazione di rivivere un passato rock di incredibile bellezza e magia. Rilassatevi e godetevi un groove che profuma di stordimento e luci stroboscopiche, di "peace and love", di acido e di proto-pop da ballare nella penombra del tempo. Consigliatissimo ai fans di Baby Woodrose, Vibravoid, Datura4, Joy, The Black Angels, Sun Dial.
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