Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:23 min.
Etichetta:On Parole Productions

Tracklist

  1. DEVIL
  2. BLACK WIND
  3. FIREBORN
  4. STARDUST PENTAGRAM
  5. SONIC SABBATH
  6. NECROMANTIC FORCE

Line up

  • Etienne Von Chelleri (Hellscream): vocals, guitar, bass
  • Matz Sick: drums

Voto medio utenti

Chains è il progetto del polistrumentista e cantante sloveno Etienne Von Chelleri (in arte Hellscream), partito nel 2010 come experimental-drone-doom nella scia di Sunn O))), Moss, Urfaust. Successivamente il sound ha virato sempre più decisamente verso un occult-doom 70-80, molto influenzato dal movimento italiano (Death SS, Paul Chain, The Black, Jacula, ecc.) ma anche da certo hypno-dark-doom americano. Poco materiale prodotto finora, soprattutto Ep digitali, ed ancora meno concerti, anche per la volatilità della line-up sostanzialmente incentrata sul solo Hellscream. Da un paio di anni i Chains sembrano aver trovato maggiore stabilità, con l'ingresso in pianta stabile del batterista Matz Sick. Il duo rilascia adesso un nuovo Ep, per la piccola etichetta locale On Parole.
Questo "Sonic Sabbath" presenta sei brani per una ventina di minuti di durata complessiva. Appare subito chiara la rinuncia quasi totale alle pulsioni puramente drone, puntando invece su un doom rock molto ruvido, sporco, narcotico, con atmosfere horror-demoniache e sinistre. In alcuni passaggi sembra di sentire le trame più oscure dei Black Sabbath suonate dai primi Venom. Un tiro grezzo e metallico, semplice e diretto, accoppiato a melodie vocali dark e cantilenanti che ci parlano del lato oscuro dell'esistenza, come nell'iniziale e accattivante "Devil". Il sound diventa ancora più cupo e minimalista, con vibrazioni sludge ed ipnotiche, in brani quali "Black wind","Sonic sabbath" e "Necromantic force", veri gorghi mesmerici ed infernali alla Electric Wizard. Tracce di doom classico compaiono in "Fireborn", canzone lenta e possente con un retrogusto evocativo che ricorda gente come Pallbearer o Sacred Oath. Brano brillante nella sua essenzialità. Dark rock cadenzato e di buon respiro melodico in "Stardust pentagram", suonato in maniera distorta e quasi punkeggiante.
Una prova con elementi di interesse, ma anche un pò scarna di soluzioni. Le strutture ripetitive tendono ad appiattirsi e non sempre la voce di Hellscream mi convince in pieno. Comunque ci sono le basi per ulteriori progressi.

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