Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:46 min.
Etichetta:Mausoleum
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. UNEXPECTED
  2. FEAR IS MY ALLY
  3. DOWN THE JOKERS
  4. HIDDEN ENEMIES
  5. THE AGE OF RAGE
  6. AWAKE AND DEAD
  7. DEVELOPED UNDERGROUND
  8. UNCONSCIOUS CHOICE
  9. NON-SHOOTING WAR
  10. SUBHUMAN WORMS
  11. HEADS OR TAILS?
  12. MERCY MASS
  13. PANIC SYNDROME

Line up

  • Alex Coelho: vocals, guitar
  • Di Lallo: guitar
  • Eddie C.: bass
  • Alexandre Brito: drums

Voto medio utenti

Andralls è una formazione brasiliana attiva dal ’98 e questo è il suo terzo album da studio, quarto complessivo contando il live uscito nel ’03. Per il momento il gruppo è ancora sconosciuto fuori dai confini nazionali, ma in patria gode di grande popolarità e la stampa specializzata lo ha definito “nuova gemma thrash brasiliana”. Escludo sia patriottismo da sprovveduti, perché non è un mistero che da quelle parti tale filone metal sia tra i più seguiti e conosciuti in assoluto.
Infatti l’ascolto di “Inner trauma” conferma pienamente l’entusiasmo dei locali. Si tratta di un esempio da manuale di un thrash metal del periodo fine ’80-primi ’90, cioè appartiene alla scuola più tarda ed evoluta rispetto alle origini del genere.
Per la verità il quartetto definisce il proprio stile “fastthrash”, cosa piuttosto indicativa su quali possono essere le caratteristiche primarie del loro lavoro. Dei brasiliani piace in primo luogo l’atmosfera di energia e cattiveria che circonda il sound, nonché la spontaneità con la quale affrontano le proprie trame, ed in questo sembrano senz’altro più vicini alle radici thrash che non alle successive fasi maggiormente controllate.
Scontata ed inevitabile l’influenza dei Sepultura epoca “Chaos A.D.”, sia nelle strutture che nella scelta di vocals gutturali, ma gli Andralls hanno anche un forte debito con gli Slayer, specie per il taglio lancinante degli assoli del duo Coelho-Di Lallo. Però al di là dei modelli ispirativi, i sudamericani sono una vera macchina da guerra. Se amate il thrash implacabile e devastante ma di una precisione quasi chirurgica oltre che di elevato livello tecnico, questo disco è da prendere al volo.
Tutti i brani vantano una costruzione perfetta che utilizza i migliori accorgimenti in questo campo, l’album risulta così molto omogeneo e di ottima qualità generale senza picchi particolari né in un senso né nell’altro, ma soprattutto privo di pause o variazioni inutili. Gli Andralls non concedono respiro e non fanno prigionieri, avanzano veloci, potenti ed aggressivi e pensano solo a travolgere tutto.
Un blocco serrato che non presenta innovazioni, ciò è vero, ma semplicemente questo non fa parte dell’attitudine della band. Gli Andralls hanno scelto di suonare un certo tipo di thrash e di farlo meglio possibile, affinando nel tempo la fluidità dei meccanismi e la propria compattezza d’insieme. Il presente “Inner trauma” è la prova che tutti i loro obbiettivi sono stati pienamente completati.

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