Copertina 7

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2020
Durata:20 min.
Etichetta:Debemur Morti Productions

Tracklist

  1. INCARNATE
  2. PROGENY OF THE SINGULARITY
  3. SIMULACRUM
  4. VANITY ABLAZE

Line up

  • J. C. Young “Vortigern”: guitar, organ, mellotron, vocals
  • Greg Chandler: vocals
  • T. J. F. Vallely: drums
  • A. K. Webb: bass
  • S. D. Lindsley: guitars

Voto medio utenti

I britannici Lychgate, a due anni dall'album "The Contagion in Nine Steps", debuttano con l'etichetta francese Debemur Morti Productions grazie all'EP "Also Sprach Futura".
La band, nata nel 2011 dalla collaborazione tra il polistrumentista Vortigern (al secolo James C. Young), il chitarrista e cantante Greg Chandler ed il batterista T.J.F. Vallely, ancora una volta fedele ai suoi principi non cerca facili soluzioni nè piega le proprie idee per raccogliere consensi unanimi.
Le quattro tracce del dischetto sono contorte, dissonanti, cacofoniche, disarmoniche in alcuni passaggi, complesse ed ostiche da digerire e le liriche -se possibile- sono anche più impegnative.

Leggendo i testi dei nostri (con attenzione e concentrazione, niente è regalato) si comprende come Vortigern e compagni si siano ispirati al capolavoro di Fritz Lang "Metropolis", al romanzo breve di fantascienza filosofica "Golem XIV" del polacco Stanisław Lem ed alla "Metamorfosi" di Ovidio riprendendo alcuni dialoghi tra Pigmalione e Galatea: ed il tutto in poco più di 20 minuti.
E può la musica sfondo ed argomento centrale essere da meno rispetto a tanta complessità?
E' pleonastico rispondere: la proposta dei nostri è cervellotica almeno quanto le parole che la accompagnano.
Linee di organo, passaggi di mellotron, ritmi polifonici, il rombo di tre chitarre che di volta in volta si sovrappongono o tentano di sopraffarsi, cori stentorei e declamatori bruscamente interrotti da urla acide e sferzanti il tutto su tempi impossibili da indovinare.
Ascoltare "Also Sprach Futura" - fusione tra latino e tedesco che dovrebbe suonare come "così il futuro ha parlato"- è assistere ad un'orgia di anime diverse all'interno dello stesso corpo: ognuna ha la sua indipendenza ma per andare avanti necessitano di un modo per coesistere.

Ed in questo modo acquistano senso le lunghissime e pompose parti sinfoniche contrapposte alle improvvise accelerazioni black che attraversano tutto il lavoro, i tempi dilatati che rasentano il doom incendiati in un "amen" da riff assassini.
I Lychgate non si fanno amare al primo ascolto (nè probabilmente al secondo), ma se apprezzate la fatica prima del giusto premio avete trovato pane per i vostri denti.
Si dice che le cose migliori nascano dal caos: converrà seguire questi ragazzi nel futuro perchè il capolavoro potrebbe essere dietro l'angolo.

Lychgate - "Also Sprach Futura" (full EP)

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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