StormWarrior - At Foreign Shores – Live In Japan

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:45 min.
Etichetta:Remedy
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. AND THE NORTHEWINDE BLOWETH
  2. SIGNE OF THE WARLORDE
  3. HEAVY METAL FIRE
  4. THE AXEWIELDER
  5. VALHALLA
  6. ÓDINN’S WARRIORS
  7. THUNDERER
  8. TO FOREIGN SHORES
  9. LINDISFARNE
  10. IRON PRAYERS

Line up

  • Lars Ramcke: vocals
  • David Wiczorek: guitars
  • Alex Guth: guitars
  • Jussi Zimmermann: bass
  • Falko Reshöft: drums

Voto medio utenti

Con due album ed una manciata di EP alle spalle, gli Stormwarrior nel gelido inverno del 2005 si sono imbarcati per un mini tour in Giappone (Osaka, Nagoya e Tokyo), di supporto ai Gamma Ray, ed ora questo "At Foreign Shores – Live In Japan" ne è la testimonianza.
Un live grezzo ma che trasuda di energia e di quelle sonorità helloweeniane (ovviamente quelle precedenti all'arrivo di Michael Kiske) di cui gli Stormwarrior si sono fatti sostenitori sin dagli esordi.
La scaletta pesca dalle tre uscite principali del gruppo tedesco, il debut album "Stormwarrior" (2002), il Mini "Heavy Metal Fire" (2003) e l'ultimo, ma sarà ben ora di dargli un seguito, "Northern Rage" (2004).
Tra i brani migliori sicuramente l'epica "Lindisfarne" (ben accolta da un pubblico purtroppo penalizzato e nascosto nelle pieghe della registrazione), le speedy ed anthemiche "Valhalla", "Heavy Metal Fire", "Thunderer" (tra Helloween e Warrant... quelli tedeschi ovviamente!), e ancora la cavalcata in stile Running Wild dal titolo "To Foreign Shores", ma in realtà quella di questo live si rivela una set list compatta e ben assortita.
Per l'occasione la formazione si era anche arricchita di un secondo chitarrista, Alex Guth, arruolato per concedere maggior libertà al cantante/chitarrista Lars Ramcke, anche se in seguito al tour giapponese gli Stormwarrior hanno dovuto rinunciare all'apporto dell'altro chitarrista, David Wiczorek, ritornando ad essere un four-piece.
Peccato che sul disco non abbia trovato posto "Heroic Deathe", anche perchè nella versione in studio era presente come guest Kai Hansen, anzi trovo strano che l'ex Helloween ed ora leader dei Gamma Ray non abbia fatto un salto sul palco con gli Stormwarrior, per quella che sarebbe stata la chicca di questo album, visto che pochi mesi prima all'Earthshaker Fest gli Stormwarrior avevano tenuto uno special show, proprio assieme a Kai Hansen, incentrato su diversi classici degli Helloween, quali "Ride the Sky", "Phantoms of Death", "Judas" "Heavy Metal is the Law".
Come per le precedenti uscite, la copertina del disco, che ad un primo sguardo mi ha ricordato quelle dei Tokyo Blade, è stata nuovamente realizzata da Uwe Karczewski, peraltro storico collaboratore degli Helloween.
Gli Stormwarrior richiamano la vostra attenzione, che sia attraverso questo live album o con gli altri lavori in studio, poco importa... si ha da fa'!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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