Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:53 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. REVOLUTION
  2. FREE RIDING
  3. PUSHING THE LINE
  4. INTO THE NIGHT
  5. STANDING HERE
  6. RUNAWAY
  7. GRAA DAGAR
  8. SAIL ON
  9. BREAKING THE CHAIN
  10. HOLD ON
  11. ARCHAEOPTERYX IN FLIGHT

Line up

  • Axel: vocald
  • Charles : guitar
  • David: guitar
  • Magnus: bass
  • Pontus: drums

Voto medio utenti

Gli Horisont - gruppo a me sconosciuto ma evidentemente ben noto in patria se è vero che questo è il loro sesto album dal 2009 - tornano sul mercato con un nuovo lavoro che suona vintage sino al midollo.
I riferimenti sono bands quali la Elo, i Supetramp (che nulla hanno a che fare col Metal) i Queen più kitsch, e i The Hellacopters per l'urgenza ritmica e l'impostazione delle vocals, il Rock proposto è molto edulcorato, sontuoso e laccato, ricco di linee melodiche e con un cantato acuto con falsetto adatto a questa musica.
Non troverete brani metal e neppure sferzate hard rock in barba al titolo del disco molto più adatto a un gruppo di Death Metal a ben vedere, ma questo non significa ovviamente che non sia un buon prodotto solo che è consigliato a un pubblico legato a sonorità ben definite.
Il gusto per le melodie ariose e smaccatamente orecchiabili le troviamo sin dal primo brano "Revolution" con grande spolvero di cori e linee di pianoforte, "Free Riding" ci offre qualche riff più duro ma è un falso allarme poiché nel bridge centrale c'è un uso di synth e twin guitars che ricorda i Rockets (gruppo di dance - rock famoso negli ottanta), "Into The Night" gioca su una bella linea di basso e l'intreccio chitarra /pianoforte.
C'è anche una ballad sdolcinata che fa venire le carie ai denti in lingua madre ("Graa Dagar "), cui seguono per fortuna "Sail On" , "Hold On" e soprattutto il bellissimo strumentale prog "Archaeopteryx In Flight", brani incalzanti che risollevano le sorti del disco.
Tutte le canzoni invitano ad essere canticchiate per via delle melodie "radiofoniche" che le caratterizzano e sono suonate senza virtuosismi, lo scopo del gruppo - così pare - è quello di intrattenere l'ascoltatore con belle melodie, poco impegnate e molto solari.
A voi decidere se questo sia un pregio o un limite, il prodotto è sicuramente valido ma poco adatto ad un pubblico di "metallari ".
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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