Prendete un branco di campagnoli della ex RDT e metteteli a suonare death metal, fate passare un pò di anni, durante i quali il muro di Berlino si sgretola, la band si perde di vista e un paio di componenti fanno fortuna sotto altro moniker (Die Apokalyptischen Reiter). Così a distanza di 18 anni si fanno una bella rimpatriata per pubblicare il loro primo full-lenght, sfruttando l'onda emotiva che li accomuna alla band citata, non solo, ma anche facendosi prestare il tastierista Pest. Ora non serve altro che fare un sacco di pubblicità citando più il moniker della band famosa che quello dei Disaster K.F.W. ed il gioco è fatto. Peccato però che il disco sia composto da pezzi composti tra il 1990 ed il 2002, peccato che la band, sebbene venga citata come la storia del metal della ex RDT, suoni un death metal come non lo si suona più, senza un briciolo di interesse alcuno, se non fosse che alcuni pezzi, nel riffing, sembrano la trasposizione death metal di una ballata d'osteria, tipo "Todeskrieg", "Doppelkorn" o "Killer". Domanda. Chi ha bisogno di tutto questo alla, non proprio, modica cifra di un paio di decine di euro?
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