La prima cosa che ho notato quando mi è arrivato il promo del debut dei
Mazikeen, è stata la scelta di piazzare come ultimi quattro brani quattro "Classicissimi" della storia del Black Metal.
Una cosa, questa, che mi ha mosso a tenerezza verso questi australiani che, probabilmente, sono cresciuti adorando i maestri del metallo nero sperando, un giorno, di poterne ripetere le gesta.
Quel giorno è arrivato.
Non nel senso che abbiamo a che fare con un nuovo capolavoro, ma solo nel senso che finalmente i
Mazikeen hanno registrato il loro album.
Potrei fermarmi qui e dire che i Nostri hanno realizzato un sogno, ma, purtroppo per loro, devo proseguire e devo dire che
"The Solace Of Death" è uno scialbo lavoro di Symphonic Black Metal, poco sinfonico in realtà, registrato bene, suonato con buona padronanza, ma assolutamente innocuo ed, a tratti, ingenuo, incapace, soprattuto di sorprendere o di emozionare con partiture vincenti.
In pratica qui dentro non ci sono idee.
Le strutture sono trite e ritrite.
Le vocals nella norma.
Le tastiere e le chitarre come da copione, però nel senso peggiore del termine.
Insomma, l'album è oggettivamente brutto.
Non discuto la passione e la genuinità, del resto gli australiani sono gente vera, ma la qualità qui non è di casa.
E poi, chiudere con quelle cover, peggiora pure le cose per l'inevitabile differenza di valore con i brani farina del loro sacco.
Spero che i
Mazikeen sappiano fare di meglio nel futuro perché, per ora, sono bocciati.
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