Non è cambiata molto la mia opinione sui
Gösta Berlings Saga dal 2018 (anno di uscita di
“ET EX”) a oggi. Anche se riesco ad individuare una logica nelle composizioni del nuovo
“Konkret Musik”, è la ripetitività della proposta (interamente strumentale) a non convincermi ancora del tutto.
“Släpad” è un’opener grooveggiante a metà strada tra il kraut e il prog rock, in contrasto con la successiva e più marcatamente elettronica
“Vinsta Guldklocka”.
“Basement Traps” e
“Close To Home” rievocano a loro modo i Depeche Mode, prima della martellante titletrack che mi ha ricordato l’approccio dei
Rammstein.
Nella seconda metà del full-length assistiamo a una progressiva deviazione verso un rock più canonico, dall’ipnotica e crimsonica
“To Never Return” alle ancor più ricercate
“The Pugilist” (dalle sfumature indie) e
“Förbifart Stockholm” (a cavallo tra 60s, 70s e musica da film poliziesco), il tutto inframezzato da brevi interludi sintetici alla Wendy Carlos.
Il respiro simil-morriconiano della conclusiva
“A Question Of Currency”, se da un lato suona estremamente gratificante, dall’altro risulta una volta di più disorientante, lasciandomi ancora con la stessa domanda che mi assilla da quel lontano 2018: cosa vogliono fare da grandi i
Gösta Berlings Saga?
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