Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:43 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. THE PHOENIX
  2. EMPYREAN SKY
  3. CLOUDS OF GANYMEDE
  4. DRAGONFLY
  5. TEMPLE OF HELIOS
  6. THEM CHANGES
  7. OCTOPUS PEDIGREE
  8. PESADELO

Line up

  • Derek Sherinian: keyboards
  • Simon Phillips: drums
  • Zakk Wylde: guitar
  • Billy Sheehan: bass
  • Armen Ra: theremin
  • Ron ‘Bumblefoot’ Thal: guitar
  • Jimmy Johnson: bass
  • Steve Vai: guitar
  • Tony Franklin: bass
  • Ernest Tibbs: bass
  • Joe Bonamassa: vocals, guitar
  • Kiko Loureiro: guitar

Voto medio utenti

Derek Sherinian è un artista che può piacere o non piacere, ma è sicuramente uno dei tastieristi più riconoscibili e difficili da imitare in circolazione.

L’ex-Dream Theater pubblica un nuovo lavoro solista a 9 anni di distanza da “Oceana” e fa una sorta di sintesi di tutte le sue esperienze musicali più recenti con il qui presente “The Phoenix”. Ci sono infatti l’heavy/prog metal più ruvido che rimanda ai Sons Of Apollo (penso alla coattissima titletrack, con Sherinian che gioca a fare il chitarrista e il sempre fedele Simon Phillips che picchia come un fabbro, o alla conclusiva “Pesadelo”, con gli elementi flamenco tanto cari al tastierista), brani più vicini alle sonorità dei Planet X (“Empyrean Sky”, “Octopus Pedigree”) e l’amore per certo progressive d’autore (“Clouds Of Ganymede” è un quasi-plagio degli UK mentre il pianismo spigoloso di “Dragonfly” rievoca Keith Emerson).

Tralasciando la simpatica cover di Buddy Miles “Them Changes” (con il compagno nei Black Country Communion Joe Bonamassa) e la più sorprendente “Temple Of Helios”, spacey alla maniera degli Ayreon, quello che rimane è il “solito” disco strumentale di Derek Sherinian, sempre sopra le righe ma non per questo necessariamente da sconsigliare.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 set 2020 alle 08:29

Per me disco veramente grosso, sia in fase esecutiva che compositiva... Produzione davvero splendida. Non meno di 8.

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