Amo le storie di rivalsa, le rivincite, quelle che con un'accezione spesso incomprensibilmente negativa vengono chiamate vendette, i "
comeback" per dirla all'inglese: tutte le vicende in cui i protagonisti dopo aver ceduto a forze avverse ed aver perso tutto (o quasi), grazie ad un'incrollabile e ferrea volontà riescono a sovvertire i pronostici ed a trionfare.
Ed a giudicare da quanti esempi in letteratura ed in cinematografia possiamo trovare direi di essere in buona compagnia: "
Il conte di Montecristo" (uno dei miei libri preferiti all time), "
Kill Bill", "
V per Vendetta", "
Odissea", "
Old Boy" giusto per citarne qualcuno.
La storia degli statunitensi
Beyond Shadows - duo formato da
Daniel Shepherd e
Chris Hawkins ex membri della thrash band
Midian - potrebbe iscriversi tranquillamente in questa lista; nel 2015 Daniel (chitarrista, bassista e cantante della band) dopo una dolorosa perdita che gli spezzò il cuore ed un gravissimo infortunio si sentì dire dal suo medico: "
Ragazzo, forse è meglio se ti cerchi un altro hobby".
Due anni di terapia, la concentrazione assoluta ed il desiderio di non darla vinta alle difficoltà hanno fatto il miracolo ed ecco il ritorno alla musica e successivamente l'EP "
Wolf's Blood" prodotto in proprio.
I quattro brani che lo compongono raccontano di disperazione, sconfitta, abusi domestici, rimpianti, riflessioni sulla propria vita per fare le scelte migliori, il tutto senza contemplare mai la resa ma continuando la lottare per la propria sopravvivenza esattamente come un lupo.
Non è difficile ravvisare analogie con le tempeste che la band ha dovuto affrontare nel corso degli anni, uscendone alla fine rafforzata e vincitrice.
La proposta musicale risente della radice thrash dei nostri - sentire l'attacco ed il tema portante dell'opener "
Never an answer"- arricchita con il gusto della melodia all'interno di partiture aggressive tipico del melodeath svedese di fine anni 90.
"
Regret is my name" e la stupenda, conclusiva "
Screaming Eyes (Go Unheard)" ne sono manifesto esemplare con variazioni di tempo, passaggi di tastiera e lunghi assoli di chitarra, alternati a violentissime sfuriate death sublimate dallo screaming tagliente di
Daniel.
"
Wolf's Blood", nonostante sia stato prodotto dalla band stessa, vanta dei suoni molto buoni frutto della lunga frequentazione di
Shepherd con
Fredrik Nordstrom (c'è davvero bisogno di presentarlo?
"Slaughter of the soul", "The Gallery", "Whoracle", "Steelbath Suicide" tra gli altri) presso lo studio
Fredman dove ha affinato le sue capacità di produttore.
Se la sorte concede un po' di tregua ai
Beyond Shadows nei prossimi anni potremo divertirci molto insomma.
Un ideale film pre presentare "
Wolf's Blood" (tornando a bomba) avrebbe questa tagline:
"
Come suonerebbero oggi gli In Flames se avessero continuato nel solco di 'Whoracle'".
Beyond Shadows - "
Never An Answer"
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