Torna ad un anno dal debut "
Scared To Breath" il nuovo lavoro degli inglesi
Trishula capitanati dal chitarrista Neil Fraser e dal singer Jason Morgan e con alle keyboard Rick Benton dei Magnum.
Il nuovo "
Time Waits For No Man" è stato scritto a ruota subito dopo l'uscita del debut album e questa continuità nel songwriting si sente, sembra quasi un ipotetico lato B di "
Scared To Breath" .
E dato che il precedente album mi aveva esaltato, il giudizio sul nuovo lavoro non può che essere altrettanto buono anche se ad ascolto ultimato l'effetto sorpresa viene evidentemente meno .
Ad ogni buon conto tutti gli elementi positivi del debutto li ritroviamo sin dall'iniziale "
How It's Supposed To Be" un'apoteosi di melodic rock alla Toto e questa sensazione di grande gusto per la melodia, per i chorus, per il suono della chitarra mai troppo aggressiva permea l'intero disco .
Le keyboard dominano "
Fallen Heroes" ma segnano l'inizio di molti altri brani in scaletta e la chitarra di Fraser è si presente ma mai dominante, è l'amalgama di suoni che prevale.
"
I Want It All" gioca su un intreccio di chitarra e tastiere e ha un grande refrain che ricorda le composizioni dei Toto periodo "
Isolation" e lasciatemi dire che è tanta roba,
Potente e malinconica è "
Make Up Your Mind" che ci regala un bel solo di Fraser, "
I Just Might" va presa ad esempio per come si dovrebbe comporre una melodia AOR, mentre più rocciosa e r'n'r è la sbarazzina "
Knocked Down", abbiamo un grande lavoro chitarristico nella articolata "
The Mighty"..
Chiude l'epica, struggente, orchestrale
"Every Time We Touch", che mette il sigillo su uno scrigno d'oro di Melodic Rock che ogni appassionato del genere deve fare suo.
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