Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:38 min.
Etichetta:Iron Shield Records

Tracklist

  1. A.T.R.
  2. BEYOND HUMANITY
  3. THE BEAST
  4. HOLYCAUST
  5. INHERENT BRUTALITY
  6. WRECKED
  7. GLOBAL ASSASSIN GRID
  8. COLONIA DIGNIDAD
  9. CRAVING FOR FLESH
  10. MASSCONTAMINATION
  11. RAPED AND IMPALED

Line up

  • Infektörr: vocals
  • Uncle Crocodile: guitars
  • Sickfuck Sanchez: guitars
  • Rotten Piranha: bass
  • Volcanic Nun Desecrator: drums

Voto medio utenti

Il riff della iniziale “A.T.R.” toglie subito ogni dubbio, se mai ce ne fossero stati, su cosa ci aspetterà durante i 38 minuti di ascolto di “Inherent brutality” degli Annexation: serrato, tagliente, seguito a ruota da un tupa-tupa selvaggio, thrash metal allo stato puro!

Come spesso accade ultimamente, la gavetta lunga anni ed anni non la segue quasi più nessuno. Le band si formano, in questo caso nel 2016, e si ritrovano a bruciare le tappe. Per gli Annexation, berlinesi D.O.C., parliamo di un demo, pubblicato l’anno dopo la formazione, e di un EP, uscito nel 2019, e poi si è subito arrivati al debut album, licenziato dalla Iron Shield Records. Non so se questa velocità nel farsi conoscere sia un bene o un male per le giovani band che si affacciano sulla scena metal, fatto sta che nel caso del quintetto tedesco non sembra costituire un grossissimo problema.

La band, pur giovanissima, dimostra di sapere il fatto suo. La materia thrash metal l’ha metabolizzata decisamente bene, sugli strumenti le mani le sa assolutamente mettere, e della produzione è inutile parlare, ormai è veramente difficile trovare album che non suonino bene, visti i passi da giganti fatti nella produzione negli ultimi anni. Per cui, almeno sulla carta, i nostri hanno tutto in regola per risultare vincenti.

Mi sento di confermare quanto appena detto, l’album funziona abbastanza bene, anche se c’è un piccolo problema per quanto riguarda l’identità dei brani, neanche tanto per ciò che concerne l’originalità, quanto per il fatto che, nel loro stile ben definito, alla lunga i pezzi finiscono con assomigliarsi un po’ troppo tra di loro creando una sorta di immobilità nell'ascolto. Manca quel qualcosa in più che riesca a differenziarli e non dia l’impressione che si stia ascoltando lo stesso brano da mezz’ora…

Se però calcoliamo che stiamo parlando di un disco di esordio, possiamo tranquillamente affermare che si tratta di un peccato tutto sommato veniale. “Inherent brutality” non è affatto da buttare, basta soltanto che i nostri giovani lo prendano come punto di partenza e non di arrivo. Le basi per poter fare meglio e migliorare esponenzialmente ci sono tutte, ora gli Annexation dovranno solo fare tesoro delle eventuali critiche che gli arriveranno e mettersi sotto per tirar fuori un seguito nettamente più maturo. So che possono farlo…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.