I
Sodom di
Tom Angelripper sono come quegli amari che non ti deludono mai (o quasi) perché gli ingredienti li conosci a menadito.
I nostri sono tornati con il nuovo full a quattro anni di distanza dall’opaco “
Decision Day”, ma non sono rimasti con le mani in mano.
Alla line-up si sono uniti vecchie conoscenze come
Frank Blackfire e nuove leve come il nuovo batterista
Toni Merkel.
In questo lasso di tempo la band ha pubblicato una serie di Ep giusto per non farsi mancare nulla, l’ultimo dei quali uscito un anno fa e che ha fatto da apripista a questo nuovo album.
Chiariamoci, qui non troverete novità ma chi ha fame di thrash metal tutto d’un pezzo, veloce, pesante e feroce avrà pane per i suoi denti; dodici brani dove il buon Tom ci fa fare un viaggio tra criminali, assassini, classici della letteratura, ricordi di guerra e tanto piombo rovente.
Dopo l’intro strumentale “
Blind superstition” si viene letteralmente spiaccicati contro il muro dall’uragano speed/thrash di “
Sodom&Gomorrah”.
Un brano veloce, rabbioso e con i riffing serratissimi senza pietà dell’accoppiata
Blackfire/Segatz, c’è persino un solo bello carico.
La terza traccia “
Euthanasia” non fa prigionieri, una bella mattonata thrash metal vecchia scuola con l’ugola maligna del nostro che fa il bello e cattivo tempo.
C’è da dire che il brano è dinamico, potente e preciso, merito anche del nuovo mazzolatore dietro le pelli, un brano che sicuramente scatenerà un putiferio dal vivo.
Ora veniamo alla titletrack che è il pezzo più conosciuto perché incluso nel precedente Ep “
Out Of The Frontline Trench”.
Il brano è stato trattato e reso ancora più maligno, oscuro e devastante; qui si sente un omaggio ai beneamati
Slayer nell’arpeggio prima della seconda carica.
“
Nicht mehr mein land” mi sbatte sul muro con una furia belluina e scorie death metal generate dal blast beats con un urlo disumano.
Il tutto poi diviene un pesantissimo mid tempo sorretto da chitarroni, con il vocione rasposo di
Angelripper che canta in lingua madre; il solo è stupendo, lancinante e con molto feeling.
“
The harpooner”, ispirato a
Moby Dick, inizia con un arpeggio sinistro di chitarra e basso con i piatti che introducono questo macigno.
Tutto sembra lento, soffocante come le spire di un boa per poi ecco diventare un serratissimo up tempo che prende sempre più velocità distruggendo tutto.
“
Waldo & Pigpen”, viene aperta da un arpeggio drammatico pieno di pathos con sussurri da film horror e una chitarra maligna.
Il tutto diventa un mid tempo sorretto da un bel gioco ritmico e riff serrati per poi diventare un proiettile thrash metal gettato a tutta velocità.
“
Friendly fire” chiude in gloria questo affresco sonoro con rabbia, blast beats e chitarre che tagliano più dell’acciaio.
Il brano è il “solito” attacco sonoro in stile
Sodom con una bella parte tellurica in sede di chorus; il solo è perfetto, devastante, puro german thrash metal.
Grandissima prova che dimostra che la verve di
Angelripper e soci non scema con l’età ma come il buon vino migliora; all’interno ho trovato un paio di filler ma in tutta franchezza non tolgono un’oncia a questo bellissimo ritorno, grazie
Sodom!
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