Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:44 min.
Etichetta:The Sign Records

Tracklist

  1. WELCOME
  2. WHERE'S THE TIME?
  3. SUPER DUPER VAN
  4. I'M OFF
  5. STONEMAN SNOWMAN
  6. SUSHI SAM
  7. MOUNTAIN
  8. M.O.O.D.
  9. GOT GAME
  10. LIGHTS

Line up

  • Samuel Asgeirsson: guitar, vocals
  • Ϸorsteinn Arnason: bass
  • Dagur Atlason: drums

Voto medio utenti

I Volcanova sono stanziati proprio dove il loro nome potrebbe far immaginare: nella terra dei ghiacci e dei vulcani, l'Islanda. Ma la loro proposta musicale è tutt'altro che gelida, infatti si tratta di un caldo e denso stoner-rock influenzato dalla scuola americana di Fu Manchu, Kyuss, Monster Magnet e derivati assortiti. Rispetto ai più noti conterranei The Vintage Caravan appaiono meno debitori ai seventies e più concentrati su un rock turgido ed energico che punta soprattutto sulla muscolarità delle ritmiche, sull'energia senza tempo e su un atteggiamento scanzonato e "cazzaro" da surfers californiani.
C'è davvero molto groove in questo "Radical waves", formato da brani molto accessibili e solari ma anche da qualche raschiante botta sludgy come "M.o.o.d.", dove il trio sembra ispirarsi all'impostazione truce di gente come Down o Baroness. Però il piatto forte sono i molteplici riff stoner e la pulsione ritmica di pezzi immediati e vitaminici come "Where's the time?", dal trascinante passo Magnetiano, il torrido fuzz-rock californiano "Super duper van" dove non si può non pensare ai Fu Manchu, oppure la svelta ed orecchiabile "Sushi Sam" dal tiro impetuoso e battente. Altro paragone spendibile, quello coi Wolfmother. Canzoni dirette allo scopo, piene di energia, memorizzabili grazie a ritornelli anthemici da concerto, ma anche una buona struttura strumentale con cambi di tempo repentini e pungenti.
Un pò diversa appare "Stoneman snowman" (titolo che mi gratifica parecchio..) perchè esplora il lato più lisergico e psichedelico dello stoner, con un percorso accidentato che passa attraverso l'atmosfera lunare, un basso rombante e pompato, una cavalcata chitarristica molto heavy metal. Leggermente ondivago, ma non spiacevole. Comunque gli islandesi sembrano più a loro agio quando possono coniugare ruvidità granulosa e vocals di matrice hard-rock, vedi la bella "Mountain" o lo stoner-headbanging "I'm off" dal cipiglio rude ed incazzato.
I Volcanova hanno grande potenziale, suonano bene, possiedono grinta e riescono a comporre canzoni ben delineate. C'è ancora qualcosa da definire meglio, uno spazio di crescita, ma questo rimane un ottimo disco in ambito stoner.

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