Può un album emozionare con eteree melodie, delicate e lontane da una precisa collocazione spazio temporale, e, contemporaneamente, lacerarti la pelle, e l'anima, con gelide rasoiate di vento furioso?
Si, se ci immergiamo nella magia della musica degli
Auðn che, con il nuovo album
"Vökudraumsins fangi", riescono, ancora una volta, a regalarci un puro spaccato di nordica poesia, aspra come la madre Islanda ed accogliente come il fuoco scoppiettante che tiene distante, almeno per un po', l'inverno bramoso e privo di luce.
Il gruppo di Hveragerði, oggi come ieri, non inventa niente e non si lascia andare a nessun tipo di sperimentazione: il mix di black e post black metal resta lo stesso dei lavori precedenti, così come la mano sul pentagramma resta straordinaria nel saper dipingere il Nord, il vento, il freddo ed il calore di una nazione davvero tanto lontana dai sentieri normalmente battuti da noi, miseri, esseri umani,
"Vökudraumsins fangi" sta tutto in quello che vi ho appena scritto.
Come di consueto, di fronte all'arte con la A maiuscola, non fermatevi alla tecnica strumentale o nel cercare punti di paragone con altri artisti.
Fareste un "lavoro" inutile e, di certo, non appagante.
Quello che, al contrario, conta, quello che davvero bisogna fare con gli
Auðn è chiudere gli occhi.
Solo allora entrerete in contatto con la loro magia.
Solo allora sentirete il disperato urlo della natura selvaggia.
Solo allora sarete abbracciati dal calore della vostra persona amata.
Per questi motivi, non esistono etichette che possano imprigionare un album come questo e restituirne il reale valore.
Qui dentro comanda solo ed esclusivamente l'emozione, una emozione estrema, raggelante e profondissima che solo gli album scritti con il cuore, come questo, sono in grado di regalarvi.
"Vökudraumsins fangi" non è solo musica, ma la coscienza di un intero emisfero che urla la sua rabbia ed il suo sdegno per un mondo che, di giorno in giorno, diventa sempre peggiore, perdendo il gusto per il bello ed il rispetto per i veri valori.
Gli
Auðn, invece, ci abbagliano con la bellezza della loro musica, una bellezza terribile e senza fine.
In una realtà che non esiste, al cospetto di quest'album dovreste piangere e le vostre lacrime diventare rivoli di ghiaccio in grado di lasciare il segno su volti attoniti e sbigottiti.
Nella realtà "vera", pochi apprezzeranno questa musica e sarà meglio così: un tesoro, in quanto tale, va gelosamente custodito e tenuto segreto.
Fidatevi.
Disco semplicemente straordinario.