Sottoscrivo ogni sillaba di questa recensione, ottimo Frank! Aspettavo questo album come un bambino aspetta il Natale e non ha deluso. Anche a me non ha fatto impazzire la strumentale, qui ci vedevo bene una roba alla Morbid Tabernacle, giusto per rimanere in tema Manilla Road. Comunque un difetto che non abbassa di molto l'ottimo giudizio su questo lavoro. Quello che invece ho trovato di diverso (migliore o peggiore, non lo so) rispetto al debutto è una minore immediatezza generale. Se Armor Of Ire è stato amore al primissimo ascolto, qui sono serviti almeno 2 o 3 giri completi prima di apprezzare appieno le grandi doti di Ravening Iron. Non lo considero certo un difetto, la stessa cosa mi capitò a suo tempo con alcuni album dai quali oggi non mi separerei nemmeno sotto tortura, ad esempio King Of The Dead dei Cirith Ungol, giusto per dirne uno su tutti. Volevo però segnalare la cosa a chi magari, dopo un primo ascolto magari non attentissimo, pensasse a un lavoro inferiore al precedente e passasse oltre senza troppo sentimento. Dategli una seconda occasione. Se il giudizio dovesse rimanere tiepido allora probabilmente non fa per voi. Ma se invece dovesse crescere, anche se di poco, fateci sopra un terzo giro. E poi un altro e un altro ancora. Vi ritroverete a non volerlo più togliere dai vostri ascolti, esattamente come è successo a me. Ciao!
Non li conoscevo, ma è stata una felice sorpresa!!!!!!!
Rinunciate alle poppe? Mai!!!