Non mi sembra un ritorno “col botto” quello degli
Eternal Idol. A quattro anni di distanza da
“The Unrevealed Secret” e con una formazione rimaneggiata (la famiglia
Colleluori ha lasciato posto a
Claudia Layline e a
Enrico Fabris), la band guidata da
Fabio Lione e
Nick Savio non convince appieno con il nuovo - e programmatico nel titolo -
“Renaissance”.
Per carità, non manca il prog/power metal sinfonico solido e ruffiano al punto giusto (penso a
“Into The Darkness”, all’ancor più diretta
“Black Star” o alla teatrale
“Not The Same”), ma dominano episodi più scolastici, quasi insipidi, dove lo stesso
Fabio Lione - che, notoriamente, è sempre stato in grado di valorizzare ogni singola cosa a cui ha prestato la sua ugola - fatica a fare la differenza.
Questo discorso vale per vari brani, dalla fiacca
“Away From Heaven” all’altrettanto scarica
“The Edge”, passando per l’ammiccante
“Dark Eclipse” fino alla conclusiva titletrack, che inizia come un equilibrato e godibile duetto sussurrato per sfociare in una discutibile e non necessaria cavalcata heavy metal.
Sicuramente sufficiente, ma per quanto mi riguarda piuttosto deludente.
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