Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:39 min.
Etichetta:Columbia-Sony

Tracklist

  1. REALIZE
  2. REJECTION
  3. SHOT IN THE DARK
  4. THROUGH THE MISTS OF TIME
  5. KICK YOU WHEN YOU’RE DOWN
  6. WITCH’S SPELL
  7. DEMON FIRE
  8. WILD REPUTATION
  9. NO MAN’S LAND
  10. SYSTEMS DOWN
  11. MONEY SHOT
  12. CODE RED

Line up

  • Brian Johnson: lead vocals
  • Angus Young: lead guitar
  • Stevie Young: rhythm guitar, backing vocals
  • Cliff Williams: bass guitar, backing vocals
  • Phil Rudd: drums

Voto medio utenti

Ebbene, ci siamo.

Gli AC/DC tornano con un nuovo album,"Power Up", che è il diciassettesimo della loro lunghissima carriera e a sei anni dall'uscita di "Rock Or Bust".
L'album riveste una importanza particolare non solo perchè è il primo dopo la morte di Malcolm Young (che peraltro ha co-scritto tutti i brani e si sente!) ma anche perchè potrebbe rappresentare il canto del cigno della band australiana.
Cosa aspettarsi dal nuovo lavoro? Fortunatamente niente di più e niente di meno del loro leggendario sound e per questo sono tornati all'ovile Cliff Williams, Phil Rudd e soprattutto Brian Johnson (dopo la parentesi un po' "bizzarra " con Axl Rose alla voce) e per magia sembra di essere tornati anni indietro.

"Power Up" è di gran lunga il lavoro migliore dai tempi di "The Razor's Edge", il songwriting è energico e frizzante, i riff sono scariche elettriche riconoscibili al primo tocco di plettro e la voce di Brian è incredibilmente potente e ben messa. I quasi 40 minuti di durata del disco scorrono via piacevolmente, non ci sono cali di tensione ed il livello dei brani si mantiene buono, forse si sente la mancanza di un bel blues come ai vecchi tempi, ma non dimentichiamoci che parliamo di ultrasessantenni che non devono dimostrare più niente a nessuno.



Sentire "Demon Fire" (che mi ricorda "Caught With Your Pants Down" da Ballbreaker) e non riuscire a tenere fermi il piedino e la testa vuol dire tanto, e anche gli altri classici mid-up tempos in 4/4 come la rock-boogie "Kick You When You're Down", "Money Shot", o Realize" coniugano al meglio riff potenti, linee vocali e melodiche accattivanti .

La sezione ritmica Rudd-Williams è il solito metronomo potente e preciso, Angus riesce ancora a stupirci per i suoi giri di chitarra e i suoi solo sempre intrisi di blues e Steve Young (nipote di Angus e Malcolm) non fa rimpiangere Malcolm (non me ne vogliano i die-hard fans), anche perchè ha avuto gioco facile ad inserirsi in un contesto ben più che rodato.

Certo gli Ac/Dc sono questi, prendere o lasciare, pretendere che cambiassero qualcosa nel loro sound era assurdo e quindi anche brani più ordinari quali "Rejection", "Code Red" o "Wild Reputation" hanno il loro significato accanto a composizioni meglio riuscite come ad esempio il primo singolo estratto "Shot In The Dark" o la sbarazzina "Witch's Spell" da cantare a squarciagola.

"Power Up" ha molte frecce al proprio arco, gli Ac Dc potevano fare di più?
Non so, a me piace e dopo 47 anni di onorata attività non potevo onestamente chiedere di meglio.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 nov 2020 alle 23:09

Album onesto, niente di più. Ma io forse faccio poco testo, dato che non sono mai stato un grande estimatore. So che per questo per molti potrei meritare la fustigazione in piazza..

Inserito il 15 nov 2020 alle 00:22

Recensione di Pezza breve e coincisa che condivido pienamente.

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