Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:52 min.
Etichetta:Onism Production

Tracklist

  1. CLUE I: ANIMIST
  2. CLUE II: MELENCOLIA I
  3. CLUE III: WAITING FOR THE DOOM
  4. CLUE IV: I ASPIRE LIKE A BIRD
  5. CLUE V: ALTERED STATE OF CONSCIOUSNESS
  6. CLUE VI: SCHIZOPHRENIA
  7. CLUE VII: POST SCRIPTUM

Line up

  • A.: all instruments
  • K.: vocals
  • M.: drums

Voto medio utenti

Ho sempre avuto una particolare attrazione per i gruppi black metal russi, o comunque di quelle zone, per via di un suono sempre riconoscibile e per una genuinità che, raramente, si riscontra altrove.
Gli Epitimia, di San Pietroburgo, rientrano, perfettamente, nel quadro che vi ho appena descritto.
Il terzetto, giunto al sesto album ufficiale di una carriera lontanissima dai riflettori, ci offre un pregevolissimo esempio di metallo nero dal taglio atmosferico, in alcuni momenti depresso (splendide le urla del singer), e, spesso, intrecciato a doppio filo con il post black, come se i Drudkh e gli Stielas Storhett (due gruppi che dovrebbero essere insegnati nelle scuole) duettassero all'insegna della malinconia e della rabbia in un connubio dal sapore aspro ma squisito.
Gli Epitimia suonano, bene, con il cuore e dispensano emozioni e melodie avvincenti con semplicità disarmante, il tutto senza ricorrere a nessuna soluzione "innovativa" o "strana", ma facendo appello, solo ed esclusivamente, al proprio cristallino talento e ad una passione davvero evidente per ciò che suonano.
"Allusion", forte di quanto detto fino ad ora, è un album rabbioso, come solo gli album russi sanno esserlo, triste, a tratti epico, e permeato da un velo di grigiore che gli conferisce un fascino autunnale perfetto per i tempi che stiamo vivendo ed in linea con una non troppo celata passione per la darkwave anni '80 che, ne sono sicuro, rientra nelle influenze dei Nostri.
Insomma, il 2020 è un anno che, purtroppo, passerà alla storia, ma è anche un anno che ci ha regalato molte soddisfazioni musicali in ambito estremo, soddisfazioni tra le quali, da oggi, possiamo inserire "Allusion" senza pensarci nemmeno un secondo.
Le foglie cadono ed i brividi scorrono lungo la schiena.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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