Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Heavy Psych Sounds

Tracklist

  1. TUMBLEWEEDS IN THE SNOW
  2. THE LAST SUMMER EYE
  3. NAZI SYNTHESIZER
  4. BLOWHOLE SUNRISE
  5. SPACE FINGER

Line up

  • Gary Arce: guitar
  • Mario Lalli: bass
  • Bill Stinson: drums

Voto medio utenti

Desert rock uguale Yawning Man. Potrei concludere la recensione qui. Se avete un'idea di cosa è questo filone di nicchia non potete non conoscere questa sublime band, se non sapete di cosa si tratta allora vi basterà ascoltare questo "Live at Giant Rock" per capire l'essenza del genere.
Musica che descrive gli infiniti orizzonti del tempo e dello spazio, polvere e cielo di un azzurro abbagliante, calore asciutto e fantasie cosmiche, un materiale sonoro scenografico come pochi altri.
Gary Arce (chitarra), Mario Lalli (basso) e Bill Stinson (batteria), producono in pieno periodo pandemico un'opera strumentale che è sicuramente uno degli apici assoluti di questo movimento rock.
Realizzato nel deserto del Mojave, uno dei luoghi più inospitali del pianeta Terra, questo album è un lungo viaggio sognante, immaginifico, liturgico, all'interno di quel rock assolato ed avvolgente derivato in qualche modo dai Kyuss ma in seguito evolutosi in maniera autonoma (Fatso Jetson, Brant Bjork, Orquesta del Desierto, Masters of Reality, Desert Sessions, ecc.). Un trip sinuoso, sabbioso, ipnotico ed ipnagogico, costruito sui mirabili effetti cristallini e spaziali della chitarra di Arce e sulla ritmica sensuale e pigramente raffinata della coppia Lalli/Stinson. I quindici minuti dell'iniziale "Tumbleweeds in the snow" (i "tumbleweeds" sono i caratteristici cespugli rotolanti delle zone desertiche) sono un clamoroso monumento alla raffinatezza escapista ed onirica del desert-rock come pochi altri. La seguente "The last summer eye" riprende in pratica il precedente tema "free-form" ma con un cipiglio più nervoso e psichedelico, così il resto del lavoro che si dipana rilassante e pungente attraverso riff gravitazionali ("Nazi sinthesiser"), liquidità narco-psych ("Blowhole sunrise") e limpidi viaggi interstellari circondati dall'immensità del cosmo ("Space finger", bonus track presente sulla versione cd).
A proposito di versioni, quella dvd è destinata a diventare un vero e proprio cult per gli appassionati: tre grandi musicisti in un contesto di dune e rocce, solitari come i Pink Floyd a Pompei, totemici nella loro concentrazione creativa, sotto un cielo tanto terso ed abbacinante da apparire irreale, è probabilmente il modo migliore per farsi cullare e trasportare da questa musica sognante ed emozionale.

Senza ulteriori indugi, disco desert-rock dell'anno ed uno dei più belli in assoluto di questo stile.

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