ATTENZIONE ATTENZIONE, amanti dei Rhapsody (soprattutto i Turillosi), dell'epic/power/symphonic/dragon/sword/italian/d&d/addyourwordhere/metal, qui c'è un nuovo prodotto che potrebbe davvero solleticarvi il palato.
Innanzitutto un po' di storia, atto più che dovuto.
Cristiano Filippini è un chitarrista, compositore, produttore italiano, con al suo attivo una lunga carriera, soprattutto nella musica sinfonica. Tre album solisti alle spalle, tantissime collaborazioni e pezzi per orchestra scritti e portati sui palchi, il sito ufficiale in questo è una preziosa miniera, visto che conserva traccia di tutto ciò. Nel 2018, Cristiano decide di fondere la sua passione per la musica sinfonica e quella per il metal, e inizia a scrivere quello che diventerà il qui presente debut album; per dare vita a tutto ciò, assembla una gran bella squadra: da
Marco Pastorino (Temperance) alla voce a
Michele Vioni (Vivaldi Metal Project, Michele Luppi) alla chitarra, da
Paolo Caridi (Geoff Tate's Sweet Oblivion, David Ellefson, Reb Beach, Michele Luppi, Hollow
Haze) e
Giorgio Terenziani (Arthemis) alla sezione ritmica, all'Orchestra Sinfonica G.Rossini di Pesaro, e tanti altri. Finite le registrazioni, Cristiano contatta
Matias Kupiainen degli Stratovarius per mixare il tutto, ed alla fine il prodotto riceve pure il mastering di
Mika Jussila (Nightwish, Stratovarius).
Insomma, il pedigree c'è eccome. Ma come suona "
The Force Within"?
Beh, in questo album c'è esattamente quello che vi aspettereste, ma non solo: power metal epico, sinfonico, venato di qualche tastiera più moderna ("
Against the Hellfire", ad es.), ma contenete tanti brani potenti e trascinanti, una su tutte la entusiasmante "
We Fight for Eternity", dal titolo più che ammiccante!
Tutte rose e fiori, quindi? No. Il punto è, in realtà, che Cristiano Filippini è un po' più che un metallaro con i mutandoni di pelle; le sue suggestioni musicali sono molto più varie e sfaccettate, per cui l'errore che si potrebbe fare, di fronte ad un prodotto del genere, è quello di aspettarsi già che tutto l'album sia una cavalcata a spada sguainata; così non è, e questo non è affatto un male. Ci sono i lenti più delicati ("
Always with you" in punta di pianoforte, ma anche "
Finding yourself" e "
Missing you"), ci sono brani dal respiro quasi AOR ("
Agains the Hellfire", "
Dying for Love"), ovviamente non mancano i brani più epici e potenti ("
Far Away", "
Lightning in the Night", una "
Moonlight Phantom" che sa un pò di Kamelot). Proprio per questa varietà, la line-up è perfetta: Vioni è un chitarrista eccezionale e non mono-genere, la voce di Marco è il perfetto punto di incontro, non essendo eccessivamente 'lirica' e/o solo bruta potenza, e così pure l'esecuzione dello stesso Cristiano, musicista sopraffino.
Insomma, quello che potrebbe sembrare il più trito dei cliché rivela invece un cuore multisfaccettato, e forse per questo ancora più interessante. Se accettate un consiglio, tenete d'occhio i
Flames of Heaven e ascoltate "
The Force Within", questo progetto ha del (gran) potenziale.