Focal Dystonia - Descending (In​)​Human Flesh

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:32 min.
Etichetta:Comatose Music

Tracklist

  1. ASCENDING THY ABHORRENT GODS
  2. SUBJECTED TO SICKNESS
  3. ANATOMY OF ANIMOSITY
  4. EVERLASTING DIABOLIC SEIZURES
  5. PINNACLE OF DERANGED EUPHORIA
  6. THE GLACIAL DISTORTED BONE
  7. COGNIZANCE OF OBSCURITY
  8. NEUROTIC DEPRAVITY
  9. SCORCHING THE SOUL
  10. DESCENDING (IN)HUMAN FLESH

Line up

  • Floor van Kuijk: guitars & bass
  • Florent Duployer: drums

Voto medio utenti

I Focal Dystonia sono una spietatissima e ferocissima band di brutal death metal basata in Germania, sebbene i suoi due componenti siano uno olandese e l’altro svizzero. La particolarità di questo debutto, “Descending (In)Human Flesh”, è che non è dato sapere chi ha cantato sul disco in quanto il nome misterioso sarà rivelato il giorno della pubblicazione, ma gira voce che i cantanti potrebbero essere più d’uno, addirittura diverso per ognuno delle 10 tracce del disco. La verità è che dopo alcune ricerche mirate ho scoperto che i cantanti sono addirittura 12! Sì, perché in alcune tracce ci sono due cantanti, e sono stati reclutati nel sottobosco del più perverso e malato underground mondiale del brutal death metal di bands misconosciute ai più.
Tuttavia non importa, anche perché siamo di fronte ad un sound che tanto vocalmente quanto strumentalmente ha come unico obiettivo quello di spingere la brutalità ai massimi livelli.
Siamo dalle parti della sacra triade Devourment/Disgorge/Brodequin, in un olocausto sonoro nel quale le canzoni sono muri di suono che si abbattono in maniera devastante sull’ascoltatore, con il batterista indiavolato che si diverte a far “mitragliare” la sua batteria e il chitarrista che disegna virgole di crudeltà sulle corde della chitarra.
I 32 minuti di questo disco non danno pace all’ascoltatore, se si eccettuano i tipici momenti di rallentamento che intervallano gli assalti laceranti della band, che è abile a non risultare monotona o noiosa, variando il songwriting in maniera sapiente.
Un plauso va alla produzione che dona potenza al suono anche se questo spesso risulta quasi impastato.
Non starò qui a citarvi un titolo piuttosto che un altro, se amate il death metal più estremo e brutale qui troverete pane per i vostri denti affilati. Un pane che, tuttavia, non è nuovo, per quanto ben suonato, e che quindi si riverbera sul giudizio numerico che, pertanto, non raggiunge l’eccellenza.


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.