Esordio per i
Seismic, doom trio strumentale della Pennsylvania. Un Ep di tre brani che ci mostra uno stile sismico quanto promesso dal moniker della band. Pesanti e muscolari, i tre figuri di Philadelphia adottano un approccio trasversale che origina dalle diverse esperienze musicali pregresse (classic doom, punk, metal) e diventa quindi abbastanza variegato, seppur in un contesto che risulta prettamente sludge.
Gli undici minuti di "
At the mountains of madness" sono esemplari di uno stile lento, massiccio, slabbrato, che avanza con passo inesorabile e cimiteriale nel segno del moderno extreme-doom ma è anche capace di aprirsi a ritmiche maggiormente dinamiche ed a passaggi di chiara matrice classic-metal. Il basso ultra-profondo di
Ken Miller è un pugno nello stomaco, mentre la chitarra di
Anthony Mariano rielabora riff post-Sabbathiani ed il drumming di
Mike Lang segue la direzione indicata da Electric Wizard, Weedeater, Bongzilla e dai tanti altri interpreti del genere.
"
The colour out of space" è molto Wizard-iana, possente e con una leggera velatura psych, mentre "
Haunter of the dark" coniuga una struttura sludge insieme ad elementi doom, distorsioni stoner ed up-tempo da headbanging metal.
Non male, ma si percepisce che la band americana è ancora alla ricerca di una propria dimensione. Qualche buon passaggio e qualche fase un pò raccogliticcia. Se vi piace lo sludge strumentale quello dei
Seismic è un nome da tenere in considerazione, in attesa però di un salto di qualità e personalità.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?