Attivi da pochi anni, i portoghesi
Vaneno esordiscono con un Ep tutto rabbia e muscoli. Heavy metal pesante e massiccio, con screziature doom, sludge, thrash, death. Grezzi e pestoni, con richiami ai Crowbar, ai Down, agli Eyehategod, i ragazzi di Lisbona sparano quattro pezzi-macigni senza fronzoli, torvi e serrati come una prigione di acciaio.
Riff granitici, ritmiche mastodontiche, voce al vetriolo che urla dal profondo di un disagio esistenziale insostenibile, i lusitani non badano alle soluzioni elaborate o alle contaminazioni personalizzate. Picchiano e basta. Feroci ed implacabili come un assalto di mastini.
Un brano spietato come "
Nightrider" ha la consistenza di un raw-thrash primi ottanta, roba urticante ed epidermica, mentre le cadenze più controllate e grasse di "
Glorybringer" sposano con grande impeto il filone heavy-sludge. Sound spesso e pesante, cupo e rovinoso.
Oscura, doomy ed elefantiaca "
Deceiver", molto Eyehategod, più ragionata ma ugualmente mortifera "
Ad nauseum" con la voce di
Alexandre Fernandes che esprime la musicalità di un altoforno di acciaieria.
Buono l'impatto granitico del quintetto, buona l'attitudine e la grinta da pesi massimi. Meno buona la fantasia e la personalità autonoma. Una potenza selvaggia ed iconoclasta non è più sufficiente per emergere dalla media dei normali esecutori di genere. Occorre inserire maggiori spunti individuali, cosa che i
Vaneno dovrebbero fare in futuro. Per il momento, sufficienza piena e basta.
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