Debutto per il buon
Seth Borsellini (figata il nome, molto particolare, mi piace!) che con questa opera prima "
Moodness" ci offre la propria visione di un alternative metal macchiato di patine industrial ed elettroniche, talvolta più tendenti ad ambientazioni dark, altre volte decisamente più energico e ritmato.
Ne viene fuori un album variegato, eclettico, che non riesce ancora a tenere sempre livellata verso l'alto la qualità ma che sa offrire diversi buoni spunti e non cade mai in brani fuori contesto o decisamente sotto la media.
In questo modo emergono le situazioni più interessanti, tra cui "
Taste My Hell", da cui è tratto anche un videoclip che vedete in calce alla recensioni, dalla doppia identità prima sussurrata e poi deflagrante, sebbene in generale nei quaranta minuti di questo "Moodness" abbia trovato più interesse per l'anima più intimista ed oscura, come nella successiva "
Needle and Thread", nella conturbante titletrack dal chorus efficace ed oltremodo catchy, così come la suadente "
Chrysalis", probabilmente insieme alla successiva ed epica "
A Thousand Times" la più riuscita di un lotto che in ogni caso non presenta elementi insufficienti.
La produzione, a cura di
Simone Carbone al lavoro nei Soundshape studios di Genova è più che adeguata sebbene ovviamente in un genere come questo più si spende e più si ottiene quel boost che a volte fa la differenza; qui alzando il volume a manetta si avverte che manca qualcosa, specie a livello del sound di chitarra che non ci schiaffeggia come potrebbe, ma ci facciamo comunque pettinare dal buon Seth che ha confezionato un disco più adulto e riuscito di quello che potrebbe sembrare.
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